Ergo Proxy: un viaggio introspettivo inaspettato

 

Ergo Proxy 1

Cosa siete disposti a fare per scoprire chi siete? Fin dove sareste disposti ad andare, per ricordare da dove venite e qual è la vostra destinazione?
Cogito ergo…?

Ergo Proxy è un anime prodotto dallo studio Manglobe nel 2006. Diretto da Shuko Murase e sceneggiato dal maestro Dai Sato (famoso per Cowboy Bebop, Ghost in the Shell: Stand Alone Complex, Samurai Champloo ed Eureka Seven), Ergo Proxy presenta fortissime tematiche filosofiche e religiose,  accompagnandoci in un viaggio alla ricerca di noi stessi, come entità, come persone ed esseri viventi. È possibile reperirlo in streaming in alta qualità su VVVVID! L’anime è ambientato in un futuro post-apocalittico dove in seguito ad esperimenti su nuovi tipi di fonti energetiche, la Terra ha perso i propri strati di metano nell’atmosfera, trasformando il nostro pianeta in un unico deserto, desolato e freddo, portando in superficie un’infezione virale letale. Questo susseguirsi di avvenimenti porta i pochi sopravvissuti a partire alla volta dello spazio, a bordo della nave Boomerang Star. Forte della volontà di tornare sulla Terra, il genere umano (nella serie denominato Il Creatore) lancia il progetto PP, ovvero Proxy Project, creando 300 esseri artificiali (chiamati per l’appunto Proxy) che hanno lo scopo di ripopolare la Terra e che poi, terminato il compito, diventeranno celle energetiche necessarie al mantenimento della vita sulla superficie terrestre. Terminato questo compito, spireranno. Queste entità creano e alimentano 9 città cupola chiamate Dome. All’interno del Dome Rom-Do inizia questo magnifico viaggio: ivi vige un’utopia solo apparente, in cui le vite dei concittadini sono sotto il controllo del regime totalitario di Donov Mayer,  dal Dipartimento di Sicurezza e da quello di Intelligence. È inoltre presente un rigido sistema sul controllo delle nascite, tale da impedire che ci sia un rapporto di squilibrio tra il fabbisogno e le materie di cui la città dispone. In questa città, come nelle altre, gli esseri umani sono accompagnati da robot chiamati Autoreiv, che svolgono qualsiasi compito gli si chieda di portare a termine (tranne l’omicidio).

La città natale di molti dei protagonisti, Rom-Do.

La città natale di molti dei protagonisti, Rom-Do.

Cogito ergo Io, Robot?

A causa di un virus tecno-organico scatenato dagli stessi Proxy, chiamato Virus Cogito, gli Autoreiv ottengono una coscienza. Diventano esseri pensanti e, al momento in cui contraggono l’infezione, cadono in ginocchio con gli occhi puntati al cielo e ricolmi di lacrime, raccogliendo le mani in preghiera. A tal proposito interviene il corpo di Intelligence, che invia la bellissima Re-L Mayer (nipote 19enne del monarca) ad investigare su questi casi di infezione. La giovane ispettrice si reca in un casolare disabitato nella città di Rom-Do, ma qui viene attaccata da una strana creatura che non le lascia il tempo di capire cosa l’abbia aggredita. Di rientro a casa, viene nuovamente assalita da un’altra strana creatura: Ergo Proxy, che subito si defila, lasciandola inerme a terra, presa dal terrore. Estremamente spaventata da questo essere, si sente tuttavia attratta, come se fosse colta da un pallido e dimenticato ricordo. Re-L decide dunque di investigare su quanto accaduto per conto suo, accompagnata dal fedele Iggy, il suo Autoreiv. Si imbatte così in Vincent Law, un Immigrato di Mosk. Una persona che non possiede memorie antecedenti al suo arrivo a Rom-Do, inerme, di quelle che non ti trasmettono nulla se non proprio un senso di vuoto interiore. Questi, accusato dell’aggressione ai danni di Re-L, scappa da Rom-Do, inseguito dalla ragazza e dal suo entourage, dando il via ad un viaggio psicologico e filosofico, alla ricerca della propria Raison D’Être (o ragione di vita).

Vincent Law, immigrato alla ricerca di se stesso

Vincent Law, immigrato alla ricerca di se stesso

Re-L Mayer, spocchiosa e viziata ragazza, cittadina di Rom-Do

Re-L Mayer, spocchiosa e viziata ragazza, cittadina di Rom-Do

Cogito ergo no spoiler, Seba pls

Tirando le somme, Ergo Proxy raccoglie l’esperienza di Dai Sato e l’eredità di Ghost in the Shell, creando un contesto socio-politico e psico-filosofico senza eguali. Molti lo amano, molti altri lo odiano. Non è uno di quegli anime che si possono guardare a tempo perso, ma va seguito passo per passo, una parola dopo l’altra. Il doppiaggio italiano è eccelso e aiuta a rimanere incollati allo schermo senza prendere una minima pausa tra un episodio e l’altro. Le OST sono un qualcosa di afrodisiaco, dai temi cupi, estremamente curati e che creano non poca nostalgia, una volta finita la serie. I molteplici e continui riferimenti a concetti filosofici inficiano positivamente sulla valutazione complessiva della serie. La mia valutazione in merito alla stessa è estremamente positiva.

Vi lascio dunque con la bellissima opening dei Monoral, Kiri. Che il vostro viaggio abbia inizio.

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