Nintendo @E3: oltre il Digital Event

• Mario Party 10

Il tradizionale party game con protagonisti Mario, Luigi, Peach, Wario, Yoshi e svariati altri personaggi del Regno dei Funghi festeggerà nel 2015 il suo diciassettesimo compleanno con un’uscita su Wii U. Il titolo presenterà, oltre al tradizionale gioco dell’oca scandito da mini-giochi di vario genere, anche una nuova modalità denominata Bowser party, nella quale un giocatore, armato di GamePad, potrà sfruttare le straordinarie abilità di Bowser, fuori da questa modalità assente come personaggio giocabile, per sfidare fino a quattro eroi, permettendo un multiplayer a 5 giocatori asimmetrico sulla scia di titoli come Nintendo Land. Inoltre, Mario Party 10 sarà compatibile con Amiibo, le statuette che Nintendo lancerà insieme a Super Smash Bros. e che sfruttano la tecnologia NFC.

• Mario vs Donkey Kong

La serie puzzle-platform avviata su GBA e il cui ultimo titolo, Minis on the move, è stato lanciato sull’eShop del Nintendo 3DS oramai un anno fa, prenderà vita nel 2015 su Wii U, godendo di nuovi effetti e animazioni che andranno a rifinirne la qualità grafica, mantenendo pressoché inalterato il gameplay della serie. Tra i personaggi-giocattolo confermati troviamo Mario, Luigi, Peach, Toad e l’indimenticata Pauline. Il gioco si avvarrà inoltre di una modalità Workshop, all’interno della quale si potrà liberare la fantasia e dare vita a dei nuovi livelli, sulla scia di quel Mario Maker che promette di rivoluzionare il platforming Nintendo, dando la possibilità agli utenti di creare, attraverso un sistema il più semplice e intuitivo possibile, livelli e mondi a proprio piacimento e di condividerli con gli altri giocatori attraverso il Miiverse.

• Star Fox / Project Guard / Project Giant Robot

• Code Name: S.T.E.A.M

È il momento che Nintendo lanci nuove IP, per non appoggiarsi sempre sugli stessi personaggi. Non che non l’abbia già fatto in tempi recenti, si pensi ad esempio a The Wonderful 101, che ha ottenuto un grande successo fra la critica ma, per sua sfortuna, non commerciale; e, se durante l’evento principale, ha annunciato l’irriverente Splatoon, ha aspettato un evento a porte chiuse per svelare il suo nuovo gioco, precursore, in caso di successo, di una nuova serie, per Nintendo 3DS. Code Name: S.T.E.A.M. è un titolo figlio di Intelligent Systems, e per conseguenza fratello minore di quei grandi strategici a turni che sono Fire Emblem e Advance Wars. Da questi però si discosta visibilmente, nonostante sia anch’esso uno strategico, per diversi elementi. Primo fra tutti, e piuttosto immediato, è il fattore grafico: il character design si ispira ad autori quali Jack Kirby e Bruce Timm, in favore quindi di un’americanizzazione atipica per un first-party Nintendo. L’acronimo del titolo significa “Strike Team Eliminating the Alien Menace”, il che ci dà qualche suggerimento sulla trama, senza però anticipare quanto realmente folle essa sia. Abraham Lincoln, presidente degli Stati Uniti d’America che abbiamo già visto in altri media nei panni di cacciatore di vampiri, sarà questa volta un cacciatore di alieni, o meglio darà vita a una squadra atta a contrastare la minaccia aliena; nello specifico, gli alieni si rifanno a un’ispirazione lovecraftiana. Il videogiocatore andrà dunque a impersonare questa squadra, dai membri molto variegati e diversificati tra loro.

Il gioco è ancora in una fase di sviluppo non avanzatissima, perciò possiamo sperare che la scarsa pulizia poligonale possa andare incontro a sostanziali miglioramenti da qui all’uscita, o già a quando verrà mostrato un vero e proprio trailer. Da un punto di vista di gameplay, dovrebbe distanziarsi dalla turnazione classica inserendo alcuni elementi di stampo sparatutto. Possibilità di movimento, potenza delle armi, capacità di rigenerare le proprie energie dipenderanno da elementi quali il vapore (steam) a propria disposizione e delle monete che si potranno raccogliere durante il proprio turno. Grande attenzione è stata riservata alla verticalità degli ambienti, alla profondità dei terreni di gioco; inoltre, è confermato il fatto che non prevederà la permadeath.