This Week In Gaming 3

This Week in Gaming” è la rubrica in cui lo staff di Left 4 Nerd riporta le notizie più interessanti e degne di nota uscite in settimana dal mondo videoludico, commentandole in maniera soggettiva e ironica.

 

L’epicità giunge al terzo (e conclusivo?) capitolo.

Chi è nel campo videoludico da almeno una decina di anni ben sa che il marchio BioWare è sinonimo di sicurezza e di qualità: dalla casa di sviluppo sono usciti giochi degni di nota tra cui i più famosi Star Wars: Knights of the Old Republic e la saga Mass Effect, per gli amanti dell’RPG fantasy open world figura anche Dragon Age, con i suoi 2 capitoli e il prossimo in procinto di uscita.

Già la copertina è qualcosa di epicamente epico.

Dragon Age: Inquisition racconta la fragile resistenza chiamata Inquisizione, di cui noi facciamo parte, contro un esercito di demoni che stanno prendendo possesso del mondo e che non farà altro che condannarlo a una mera esistenza oscura senza ritorno.

Dragon Age: Inquisition farà immergere il giocatore in un mondo dark e, da quanto visto finora, pare che riuscirà a sbaragliare ogni dubbio nato dai capitoli precedenti. Innanzitutto Mike Laidlaw, creative director della BioWare, assicura una concreta differenza fra l’interfaccia del PC e quella delle console casalinghe perché, come giustamente afferma,  “l’interfaccia PC è differente per il mouse e la tastiera”.

Se alla BioWare il libero arbitrio è all’ordine del giorno, Dragon Age: Inquisition ne raccoglie l’essenza. Avremo la possibilità di scegliere fra 6 classi di personaggi: Guerriero, Mago, Campione, Cavaliere incantatore, Ladro e Artificiere con peculiarità per ognuno di essi non sempre apprendibili dalle altre classi. Il giocatore avrà cinque zone da esplorare: Ferelden, The Free Marches, Orlais, Nevarra e The Dales con la possibilità di andare a interagire, ma soprattutto cambiare, le caratteristiche ambientali di queste zone; nel gioco, per chi avrà implementato il Kinect, saranno disponibili comandi vocali, avremo relazioni sentimentali dinamiche ma soprattutto saranno disponibili la bellezza di 40 finali differenti, assegnando quindi un altissimo valore di rigiocabilità al titolo e lasciando al giocatore la possibilità di compiere la scelte che più lo aggradano godendo o rincrescendosi delle successive conseguenze.

Dragon Age: Inquisition sarà disponibile in Europa il 9 ottobre 2014 su Xbox 360, Xbox One, Playstation 3, Playstation 4 e PC.

Grande è bello.

Su una cosa non c’è dubbio, il nuovo titolo Bandai Namco è parecchio ambizioso. A Berlino, al Level Up 2014, è stato presentato The Witcher 3: The Hunt, e, da quanto mostrato, le aspettative sono alte.

The Witcher 3: The Hunt è un RPG open world sostenuto dal motore grafico RED Engine sviluppato dal team CD Projekt RED; il team ha deciso di riscrivere completamente il motore usato per il precedente capitolo di The Witcher per poter far fronte sopratutto alla grandezza della mappa. Finora, da uno dei trailer rilasciati, possiamo vedere come il ruolo di tutti gli sviluppatori sia evidente grazie anche alla collaborazione con NVIDIA.

Ma in questi casi è sempre meglio far parlare i fatti: secondo quanto detto, The Witcher 3 vanterà di una mappa 35/40 volte più grande rispetto al suo precedente capitolo con 3 zone esplorabiliSkellige, Novigrad e No Mans Land. I nostri incontri saranno influenzati da un ciclo giorno/notte e il livello combattivo dei nemici sarà totalmente indipendente da quello del giocatore. A proposito di nemici, l’intelligenza artificiale è stata completamente riscritta.

Particolarmente interessanti sono le ripercussioni sulla storia principale con cui il giocatore dovrà avere a che fare se deciderà di dedicarsi completamente alle missioni secondarie, donando perciò un particolare senso di realismo al gioco se, per caso, decidiamo di lasciare in stallo una qualche situazione non propriamente stabile.

Sicuramente The Witcher 3 è uno dei titoli più attesi per la next-gen, sia per le novità che porta ma soprattutto per il bagaglio tecnico di cui è supportato: forse sarà IL titolo che ci farà apprezzare la nuova generazione di console.

Scott Derrickson non smentisce il film su Adam Jensen.

IMDb lo dice, e noi ci fidiamo: il film di Deus Ex: Human Revolution non è stato cancellato, bensì rimane “in via di sviluppo“. Anche Scott Derrickson lo conferma e forse non tutti lo sapranno ma rimase colpito positivamente dal gioco cyber punk, tanto da affermare:

Deus Ex è un fenomenale gioco cyber punk, con una grande anima e una notevole dose d’intelligenza. Combina azione e tensione insieme a profonde idee filosofiche; Deus Ex ha davvero le palle e verrà fuori un film grandioso. Io e Cargill non vediamo l’ora di metterci mano

e inoltre:

Per fare un buon film, ci vogliono dei buoni personaggi. La mia idea è in primis quella di raccontare la vera bellezza di Adam Jensen, e nel processo raccontare al meglio anche il mondo circostante. E’ questo il mio punto d’inizio, gli elementi ‘da videogioco’ vengono dopo”

Il film si baserà sull’universo visto in Human Revolution ma si incentrerà sulla figura di Adam Jensen.

La Danimarca a mattoncini. Non LEGO.

Siamo tutti d’accordo che ogni tanto il mondo videoludico tocca vette di rara bellezza (licenza poetica necessaria n.d.r.), ma pochi, se non nessuno, si sarebbe mai aspettato di vedere un intero stato riprodotto secondo le dinamiche dell’ormai famoso, e non bisognoso di presentazioni, Minecraft.

Dalla GeodatastyrelsenSimon Kokkendorf e Thorbjørn Nielsen hanno riprodotto, in scala 1:1, l’intera Danimarca. Il risultato è frutto di un lavoro certosino in cui son state riprodotte strade, montagne, colline, edifici, alberi e fiori.

Se volete perciò fare a breve un giro in Danimarca vi consigliamo di cominciare da questa mappa!

For this week it’s all dudes! See ya!!

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