LG Nexus 5: la telenovela del Googlefonino

Il terminale più chiacchierato del momento viene chiacchierato ancor di più. Ma in una salsa leggermente diversa dal solito: si parlerà del telefono in sé e delle sue caratteristiche, ma , soprattutto, del polverone creatosi attorno al Googlefonino. Insomma: una chiacchiera della chiacchiera. Una chiacchiera al quadrato. Siete stati avvisati.

In un mondo dove tecnologia e moda si confondono sempre più, il rilascio di uno smartphone da parte di una potente multinazionale come Google è oramai più un evento mediatico, che una notizia da sito specializzato. Che sia targato Apple, Samsung o Nokia, nel web si scatena una baraonda di intensità pari ad una seduta parlamentare media. Se poi l’azienda in questione è Google, l’effetto è decuplicato. Ma quale sarà mai il nuovo gioiellino made in Mountain View? Scheletro coreano e cuore americano: ecco a voi il Nexus 5.

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Sotto la scocca, tecnologia d’avanguardia

Parliamo un po’ del “pomo della discordia”:  l’LG Nexus 5 è uno smartphone montante l’ultima incarnazione del sistema operativo di “Zio Google”, Android 4.4, che punta a fornire all’utenza più fanatica della tecnologia un terminale di altissimo livello ad un prezzo relativamente contenuto, rispetto ai top di gamma prodotti dalle altre case produttrici che adottano il sistema operativo del robottino verde. La LG si occupa esclusivamente della produzione dell’oggetto,lo scheletro appunto, mentre la gestione del supporto tecnico, dei guasti e (soprattutto) del software è esclusivamente a carico  di Google, come per tutti i passati smartphones della serie Nexus. Considerando la questione in maniera puramente tecnica, questo gioiellino offre una componentistica di prim’ordine:

  • CPU (Processore) Snapdragon 800 da 2.3 Ghz
  • Schermo touchscreen capacitativo da 5″ Full HD IPS (1920×1080)
  • GPU (Processore Grafico) Adreno 330 da 330 Mhz
  • 2 GB di memoria RAM
  • Batteria da 2300 Mhz

In sostanza, questo piccolo mostro di potenza è, attualmente, uno dei terminali Android più potenti e fluidi in circolazione. Ma non è di questo che voglio parlare. Anche perché, in tutta sincerità, l’ho provato sì e no per 20 minuti: sufficienti per convincermi ad acquistarlo a breve, ma non sufficienti per scrivere una recensione al riguardo. Se è quello che state cercando, “cambiate canale”, sicuramente troverete siti che vi offriranno ciò che cercate. Ma se vi ho incuriosito abbastanza, continuate a leggere.

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Fan o fanatici?

Il web è una comunità sociale, più o meno similare ad una città. In scala molto più grande. Ma, pensandoci bene, il funzionamento non è poi così diverso. Persone che condividono idee, passioni ed hobbies formano comunità che si articolano poi in forums, blog (come questo), social networks. Ovviamente, non tutte le persone sono esattamente rispettose della comune convivenza, e si aggregano per far forza, spesso imponendo le loro idee, in maniera, per un usare un eufemismo, maleducata. Se uniamo questa mia personale (ed opinabile) analisi sociologica al fenomeno tipicamente contemporaneo del “fanatismo del marchio”, neologismo da me improvvisato sul momento per indicare un attaccamento ossessivo verso una casa produttrice, e la frittata è fatta. Questo smartphone è stato vittima di una attenzione mediatica senza precedenti, se escludiamo gli iDevices, per un semplice fatto: costa la metà di un top di gamma ed offre la stessa potenza di calcolo. Sento già le urla in sottofondo che gridano sdegnate nei miei confronti, quindi corro subito ai ripari: so perfettamente che non è esattamente un top di gamma.  Ma so per certo che ci va molto, molto vicino.

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Il valore del soldo

Questo oggetto ha attirato la mia attenzione (e quella di metà web) proprio per il suo prezzo contenuto. Il che ha creato 2 correnti di pensiero:

  • “Non regge il confronto con i top di gamma, pezzenti.”
  • “È come un top di gamma e costa la metà, ladri.”

Ovviamente, come nel 99% degli estremismi, la verità sta nel mezzo. Analizziamo la questione dal punto di vista del compratore (tecnologicamente competente) medio, appartenente al ceto “borghese”: cosa lo spingerà all’acquisto di un determinato terminale? Facilità d’uso? Materiali? Design? Ovviamente sì, ma per prima cosa salta all’occhio il prezzo. Credenza comune, infatti, è che per ottenere uno smarphone potente bisogna spendere sopra i 700 €. Il Nexus 5 mina direttamente a questa credenza. Ed ovviamente, da fastidio a chi quei 700-800 € li ha pagati. È anche vero l’opposto, che chi lo acquista crede e pretende che abbia le stesse caratteristiche di un terminale dal prezzo evidentemente più elevato. A dimostrazione di questo fatto, il 90% delle recensioni
paragonano il Nexus 5 ad i suddetti smarphones top di gamma. Dimenticandosi completamente che costa 350 € in meno. Il risultato? “Hate” per ciò che è, probabilmente, il miglior telefono attualmente in circolazione. L’audio sarà inferiore rispetto a quello dell’ HTC One, la fotocamera non sarà all’altezza di quella del Lumia 1020, ma il prezzo surclassa qualsiasi feature. Ogni € speso in un Nexus 5 ti da, in proporzione, il doppio della qualità rispetto alla concorrenza. Ed è questo che sta facendo andare a ruba il terminale di Google.

Alla fine della fiera, probabilmente in pochi hanno colto veramente cosa Google tenta di valorizzare con questo telefono. Il rapporto qualità prezzo. Avrà sicuramente i suoi difetti, non reggerà il paragone con smartphones molto più costosi, ma offre, alla metà del prezzo, 4/5 di ciò che offre la concorrenza. Con 18 mesi garantiti di updates sicuri ed istantanei. Personalmente, non posso chiedere di meglio.

 

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