The Elder Scrolls VI, dove sarà ambientato e cosa dobbiamo aspettarci.
A due anni dall’uscita di The Elder Scrolls V: Skyrim, inizio a farmi due domande su come sarà e quando uscirà il sesto capitolo della famosa saga targata Bethesda. Come sempre, da grande appassionato di questa serie, inizio ad essere in hype pur non sapendo ancora nulla, ma è proprio questo il bello, fantasticare. Ma iniziamo a fare un po’ di chiarezza.
Quando uscirà? Non presto sicuramente. Fra The Elder Scrolls Online in dirittura d’arrivo e un ipotetico Fallout 4, difficilmente vedremo TES 6 prima del 2015, considerando anche che lo sviluppo di un capitolo di questa saga richiede sempre molto tempo. Morrowind uscì nel lontano 2001, dopo 5 anni uscì Oblivion e dopo altri 5 anni Skyrim. Azzardando una data d’uscita potrebbe essere che The Elder Scrolls VI possa uscire nel 2016, ma sono solo mie ipotesi basate su dati incerti.
Dove sarà ambientato? Bella domanda. La maggior parte dei fan sicuramente vorrebbe che il titolo metta a disposizione l’intera Tamriel, ma siamo sicuro che Bethesda voglia giocarsi questa carta subito? Io credo di no, penso che la tradizione di ambientare il gioco in un isola del continente continuerà a lungo (sicuramente l’intera Tamriel verrà sfruttata in Elder Scrolls Online, ma in quanto capitolo non canonico della saga non va considerato). Fra le possibili ambientazioni per The Elder Scrolls VI abbiamo: Hammerfell, abitata delle Guardie Rosse; Black Marsh, dimora degli Argoniani; la verde Valenwood, casa degli Elfi dei boschi; Elsweyr dei Khajiit ed infine le Summerset Isles, casa degli Altmer (Elfi Alti). Se poi prendiamo in considerazione l’intero mondo, Nirn, le possibilità sono infinite. È inutile sbilanciarsi su quale sarà effettivamente la regione in cui vivremo le nostre prossime avventure, ma ,fra le tante possibilità, Black Marsh è quella che gradirei di più, amo i lucertoloni!
Per quanto riguarda la linea temporale, sarebbe bello poter rivivere la Prima Era dei Dwemer. E perché no, magari impersonificare Nerevar (non il Nerevarine, attenzione, quello l’abbiamo già fatto in Morrowind). Ma sono solo sogni poco probabili, la saga è sempre andata avanti cronologicamente e difficilmente vedremo un capitolo ambientato nel passato. Skyrim ha lasciato qualche domanda su cosa possa succedere dopo la sconfitta di Alduin. In generale, la storia di Skyrim – con l’ascesa e la distruzione dei Draghi – sembra in gran parte autoconclusiva. I suoi ganci per il futuro appaiono più nella periferia della storia che nel LORE principale.
E le meccaniche di gioco? Ormai è chiaro che la serie abbia preso una piega verso l’action piuttosto che verso l’RPG, sin da Oblivion si notava questa differenza. Con Skyrim, Bethesda ha voluto abbandonare del tutto gli elementi tipici degli RPG, come le classi ed il calcolo delle statistiche nel colpire un nemico ed arrecargli danno. Chiunque abbia giocato Morrowind sa quanto siano state semplificate le meccaniche di gioco e come la saga sia sempre diventata più “user-friendly”, cosa che ha giovato le vendite del gioco e ha fatto la felicità di Bethesda. Quindi noi, eterni nostalgici, non aspettiamoci un ritorno al passato, ma piuttosto speriamo che le meccaniche non vengano ulteriormente semplificate, trasformando la saga in un titolo action con solo qualche elemento da RPG.
Insomma, non si ha molto per discutere di The Elder Scrolls 6, per ora. Solo molte ipotesi e speranze. L’attesa è ancora lunga e sarà sofferente, ma per fortuna, grazie alla community di appassionati della saga, è possibile alleviare il dolore dell’attesa grazie alle svariate MOD. Installate il capitolo che preferite e continuate a vivere delle meravigliose avventure, o in alternativa giocate a The Elder Scrolls Online appena uscirà. Io quest’ultimo non lo toccherò, preferisco uccidere Dagoth-Ur per la millesima volta. Cya!
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valentino