Trucchi o non trucchi… questo è il problema.
Sin dall’alba dei primi videogiochi tutti sanno che sono sempre esistiti i trucchi. Qualcosa per ovviare qualche problema, qualcosa per renderci la vita un pochino più semplice, alle volte erano il mezzo che serviva a farci fighi davanti ai nostri amichetti oppure per aiutarli a gestire correttamente un punto ben preciso del gioco.
In molti ricorderanno quando, all’epoca della beneamata PlayStation, per poter attivare un trucco dovevamo lanciarci in danze di tasti: freccia su, freccia giù, triangolo, quadrato, L1, R1, L2 ed R2; ricordo ancora che qualche volta, sui numeri di Topolino, c’era l’Angolo di Mouse dove appunto venivano riportati i trucchi di un determinato titolo.
La maggior parte di essi consistevano in una modalità invincibile, oppure in una modalità munizioni infinite.
Qualcosa di semplice, potremmo dire, ma con l’andare del tempo si sono fatti strada trucchi sempre più arditi, alcuni non proprio utili al fine del gioco. Un esempio riguarda il famosissimo The Sims: le stringhe KLAPAUCIUS e MOTHERLODE, digitate nella barra comparsa in seguito alla combinazione Ctrl + Alt + C, permettono di rimpinzare il conto in banca dei sim concedendo loro la possibilità di dedicarsi completamente alla bella vita, però sappiamo tutti che, così facendo, ci si distoglie un bel po’ dell’obiettivo primario del gioco…
Successivamente, come in ogni cosa dove l’esagerazione è dietro l’angolo, si sono fatti strada anche quei videogiocatori che, per un motivo o per un altro, tendevano abusare dell’uso dei trucchi così da avere vita facile. Sarei curiosa di vedere quanti di noi sarebbero d’accordo o meno con questo comportamento.
C’è anche da dire come oggi la difficoltà dei videogiochi sia notevolmente calata, quindi l’uso dei trucchi è un pochino meno spinto, allora perché si continua a usarli? Ho giocato da poco Deus Ex: Human Revolution, e, a parte la bellezza del titolo, l’ho trovato difficile al punto giusto, non una cavolata, ma neanche frustrante (come ad esempio… oh beh, Stonerid!). Non lo nego, ho usato anche io la guida in alcuni punti, ma sottolineo, la guida, non i trucchi.
Quindi quale è la differenza fra l’uso della prima e l’uso dei secondi? Ricordiamo che molto spesso in concomitanza dell’uscita dei giochi esce la supermegamammamiachefigataoddiomio guida che, oltre a costare quasi come il gioco in sé, tra po’ finisce il gioco lei stessa, togliendoci la fatica di usare il controller. A parer mio, trovo anche abbastanza bruttino seguire una via già tracciata da qualcun altro perchè seguire delle istruzioni passo passo mi ricorda la costruzione di un mobile dell’Ikea, non che sto giocando a un titolo che, magari, aspetto da un bel po’ di tempo!
Riprendendo il discorso di DE:HR, al termine del gioco ho deciso di riprendere in mano l’intera saga, e oplà, Steam mi permette di giocarci a un prezzo irrisorio. Ho cominciato Deus Ex e, anche qui, ogni tanto mi sono arresa a trovare una dritta su internet, il più delle volte è accaduto perché non mastico esattamente bene l’inglese americano, quindi magari mi perdevo qualche istruzione importante. Nuovamente mi sono ritrovata davanti a millemila guide (addirittura una walkthrough) e, cosa ancora più “interessante“, i trucchi. Per curiosità sono andata a vedere in cosa consistevano.
Nel caso di DE non si tratta di lanciarci in danze di tasti e attivarne una determinata sequenza, si tratta di andare a modificare un file di sistema e inserire un codice peculiare. Il primo pensiero che ho avuto è stato: “Che senso ha?“. A quanto pare è un gioco che non è stato strutturato con la possibilità di impiantarci dei trucchi, quindi quale è la motivazione di andare a modificare la sua natura? Mentre per alcuni versi posso anche accettare che li si usino, per giochi come DE non lo accetto, manco per niente.
Non lo trovo giusto, perché siamo qua per divertirci, e a noi non piace vincere facile (ponci ponci po po po…)
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