Trigun

Trigun, di Yasuhiro Nightow, è un manga a sfondo steampunk prodotto nel 1995. Inizialmente formato da 3 tankōbon, serializzati su Shonen Captain nel 1997, dovette arrestarsi, senza dare una fine alla propria serializzazione, a causa della chiusura della suddetta casa editrice. Riprese così il suo corso con Trigun Maximum nel 1998 su Young King OURs, concludendosi, con 102 capitoli e 14 volumi, solo nel 2007. Sempre nel ’98, la Madhouse ne produce una serie animata di 26 episodi, trasmessa su territorio nostrano da MTV su concessione di Dynamic Italia (ora Dynit), riscuotendo un enorme successo. Gli amici di VVVVID ci regalano inoltre la possibilità di vedere Trigun Badlands Rumble in HD, nonchè gratuitamente!

Una calamità da 60 milioni di $$

Ambientato in un futuro post apocalittico su un pianeta deserto chiamato Gunsmoke, l’anime riprende le vicende del Tifone Umanoide, l’uomo da 60 milioni di $$ (doppi dollari) ovvero Vash the Stampede. Accusato di provocare catastrofi ovunque vada, è considerato come il primo caso umano di calamità naturale. Di lui si vocifera che sia enorme, biondo e con i capelli a spazzola, che maneggi un’enorme arma e che la sua malvagità sia paragonabile a quella di un demonio. Ben lontano dalla descrizione attribuitagli, Vash è un uomo dall’enorme nobiltà d’animo, che odia le ingiustizie e soprattutto è un abilissimo, anzi, impareggiabile pistolero. Non ferisce mai per uccidere, nemmeno quando minacciato di morte, ama le ciambelle e le belle donne.  Perseguitato da un oscuro passato, Vash giunge su questo pianeta assieme alla nave del Progetto Seed, ossia un progetto per la colonizzazione di nuovi pianeti, partito un secolo prima degli avvenimenti narrati nell’anime. Sulle tracce del Tifone ci saranno Meryl Strife e Milly Thompson, due agenti della società assicurativa Bernardelli che tenteranno di limitare al minimo i danni causati dal ricercato. Proseguendo con la trama, la serie si rivela ben più complessa di quel che possa sembrare inizialmente, e pone lo spettatore a mettersi nei panni del protagonista e a ponderare sulle scelte che deve prendere.

Uno dei tanti siparietti comici contenuti nella serie: in questo caso, Vash rimane a secco di proiettili prima di uno scontro a fuoco.

Wanna breath some Gunsmoke?

Come detto, l’anime è ambientato in un pianeta diverso dal nostro. Questo è illuminato da due soli, possiede 5 lune ed è completamente deserto. Rientrando nella categoria steampunk, le città ricordano quelle del Far West, con saloon, sceriffi e carrozze, ma queste sono alimentate da corrente elettrica generata dai Plant, ossia esseri viventi creati artificialmente dagli umani, contenuti in enormi contenitori di vetro e simili a lampadine. Questi Plant possiedono una longevità fuori dalla portata umana, sono comunemente di sesso femminile e mutaforma.

Gli impianti energetici di Gunsmoke.

That’s stylish maaaan

Gli abiti presenti in Trigun caratterizzano la serie in modo molto fatiscente. Si va dai normali vestiti che ricordano il Far West, ai singolari abbigliamenti steampunk dei nemici di Vash:  non farò nomi e posterò immagini prive di spoiler, per non rovinarvi nulla.

I costumi di 2 dei nemici più stylish di Vash.

Essendo un anime che tratta di epici scontri a fuoco (mica panda rossi e scoiattoli volanti), anche le armi hanno look e effetti particolari. A partire dalle pistole di Vash, due Revolver AGL Long Colt .45 con sistema di espulsione delle pallottole automatico e sistema di fuoco Double Action (e qualcos’altro che non posso dire). Sempre Vash possiede anche una Mitragliatrice M101 nel suo avambraccio, nascosta e da usare in caso di estremo pericolo. Oppure Il Punitore, arma di uno dei futuri compagni del Tifone: si presenta come una enorme croce, può essere usata come mitragliatrice, scompartimento per pistole o lanciarazzi.

Il Punitore (o anche detto Redentore). Si vedono le 3 modalità d’uso.

Le principali armi di Vash: i due Revolver e la M101 nascosta.

Fuoco alle polveri!

L’anime va visto già solo per il nome che porta, che piaccia o meno lo stile usato. Divenuto leggenda già ai tempi della prima messa in onda, Trigun si discosta dal classico shonen, grazie alle tematiche e all’alternarsi di temi felici e cupi. Al ritmo di OST metal, new gen e ritmi serratissimi, vi terrà incollati al monitor (o alla TV) per ore, senza stancarvi minimamente.

Infine…

Nel 2010 è stato prodotto il lungometraggio Trigun: Badlands Rumble, spin-off basato sul manga, che purtroppo non ha portato tanti guadagni quanto sperato dai produttori. È stata recentemente rilasciata la seconda edizione del fumetto, edita da Planet Manga, in formato 13×18, con 368 pagine e copertina con effetti lucidi. In conclusione, che dire? Ho amato questo anime, così come la maggior parte di quelli trasmessi su MTV ai tempi d’oro. Purtroppo presenta alcuni dislivelli grafici: alcune puntate sono realizzate con dettagli molto ricercati, altre invece in maniera del tutto approssimativa.

Pur non essendo un anime di proporzioni epiche e galattiche, è pur sempre una pietra miliare degli anni ’90 e come tale, va visto a prescindere da classifiche, voti o pareri. Caricate il colpo in canna e iniziatelo senza alcuna preoccupazione, non ve ne pentirete!

 See ya, Love & Peace!