The End of Evangelion (the f*ck is going on), e poi e poi…

Ammetto che ho sempre desiderato scrivere qualcosa in merito a The End of Evangelion, ma che la cosa mi ha sempre in qualche modo intimorito. Cosa si può concretamente scrivere a riguardo? Non nascondo di essermi messo le mani tra i capelli più e più volte durante la scrittura, ma voglio ringraziare vivamente chi mi ha aiutato e sostenuto durante l’opera. Bene, ora veniamo a noi!

PUNTO E DACCAPO.


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Ad un anno dal termine della serie televisiva, dopo l’infinità di complimenti minacce di morte ricevute per il finale dell’anime e dopo l’enorme impatto mediatico globale, Hideaki Anno trova le condizioni necessarie (cash) per la realizzazione del suo sogno nel cassetto: mostrare al mondo cosa diavolo fosse successo nel finale di Neon Genesis Evangelion.

Ricordo come sempre che su VVVVID è possibile reperire i film di Rebuild of Evagelion! Inoltre, qualora sentiste il bisogno di una analisi (non spiegazione, ma ANALISI) di EoE, vi rimando a Dummy System. Le loro parole non sono oro colato e non rispecchiano la verità assoluta, ma i ragazzi che scrivono, lo fanno in modo impeccabile, portando le loro teorie (e quelle del mondo) alla luce. Se invece volete andare al centro del mondo di Evangelion, l’unica vera fonte di informazioni è Evageeks, pilastro della comunità e wikizionario di Evangelion (occhio però alla community, non sono proprio tutt isimpaticissimi)

E’ bene precisare una cosa: entrambi i finali (quello della serie e EoE) sono giusti. Il finale dell’anime porta all’aspetto evolutivo della psiche dei personaggi, EoE rappresenta invece la l’aspetto pratico del tutto. Ma ora, prepariamoci al mal di testa.

Death (true) e Death & Rebirth

Prima di partire con EoE, è doveroso parlare di Death & Rebirth. Per chi possiede Evangelion The Feature Film, Rebirth è stato annesso al film vero e proprio. In questo caso, dato che possiedo proprio questo DVD, vi farò l’analisi secondo quest’ultimo. Trattasi di un lungometraggio che riprende le vicende della serie originale, per poi andare a collegarsi ad EoE. In Death ci troviamo ad assistere ad un montaggio di varie scene tratte dall’anime, introdotte da intermezzi musicali (ambientate nell’Auditorium della scuola media di Neo Tokyo 2), che vanno a riassumerci l’evoluzione psicologica dei personaggi  ad incasinarci nuovemente la testa, per rinfrescarci la memoria in vista di quello che sta per succedere. Rebirth è invece l’introduzione a EoE e riprende la situazione dal momento della morte di Tabris (altresì conosciuto come Kaworu) nell’anime.

Ricapitolando, per chi come me possiede la Feature Film, Rebirth diventa a tutti gli effetti parte integrante di End of Evangelion. Ecco, ora bona e parliamo di sto maledetto EoE!

But In the End it (doesn’t even) matter

Come Death & Rebirth, anche End of Evangelion è diviso in due parti, chiamate a loro volta Air| Love is Destructive e Per te, tutto il mio essere| ONE MORE FINAL, I need you, che vanno a sostituire rispettivamente gli episodi ’25 e ’26 della serie animata. All’inizio di EoE troviamo Shinji distrutto per la morte, nonchè il “tradimento” di Kaworu, e Asuka ridotta su un letto d’ospedale in stato comatoso…Su cui Shinji si spara un mega segone si masturba amorevolmente. Con la lancia di Longino andata dispersa, gli Angeli eliminati e alla luce del tradimento di Gendo, la Seele decide di avviare il tanto atteso Progetto del Perfezionamento dell’Uomo utilizzando l’Eva 01, ossia l’unico Eva derivante da Lilith. Per farlo però, deve prima entrarne in possesso. Invia così l’esercito all’assedio della base Nerv e tenta un attacco di hacking ai danni del Magi System (attacco sventato da Ritsuko). In inferiorità numerica e armati in malo modo (tagli al budget, EHM EHM, la cosa puzza di premeditazione), alla Nerv non rimane che temporeggiare e cercare di portare in salvo i Children, mettendoli in salvo all’interno degli Eva e portandoli in superficie. Asuka si risveglia all’interno dello 02 ed entra in contatto con l’anima di sua madre, realizza il vero significato dell’AT Field e inizia ad arare le cavità anali dei nemici per poi essere attaccata da dei nuovi modelli di Eva, gli Eva Series. Mentre Asuka massacra gli Eva Series sulle note di Bach, esaurisce l’energia rimasta allo 02 e viene impalata da una lancia muta-forma divenuta una Longinus, per poi essere divorata dai nuovi Eva. Alle urla di dolore e rabbia della redhead, Shinji risponde risvegliando lo 01, facendo comparire le fighissime Ali di Luce e…Basta, il film si interrompe per dar spazio all’intermezzo.

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Gli Eva Series, modelli pilotati dal Dummy System e dotati del motore S². Inquietanti as fuck. 

 OMFG FANSERVICE11!!1!

Gendo assorbe il feto di Adam per dare il via al suo Progetto per il Perfezionamento, che vede l’unione proibita del Primo Angelo a Lilith, e che evidentemente avviene palpando il seno di Rei.

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Poci poci, gj Gendo. 

Nel frattempo accade il finimondo: gli Eva Series donano le stigmate allo 01 e si illuminano di immenso, creando così l’Albero della Vita divenendone i Sephiroth grazie all’attivazione del motore S² e alla sincronizzazione dei loro AT-Field. Rei rifiuta l’unione con Gendo, ma assorbe Adam per poi tornare a Lilith, diventando una gigantesca Rei/Lilith priva di bulbi oculari (OMFG). Sul corpo e sopratutto sulla fronte del colosso, appaiono gigantesche passere fessure dall’aspetto ambiguo e l’Eva assume la funzione di salvatore o fautore della razza umana.

Successivamente assistiamo alla vera battaglia di End of Evangelion, quella contro la realtà. Shinji si ritrova ad affrontare un viaggio introspettivo: quale realtà è giusta? Quale realtà dona la verità? Dopo che le quei pochi miliardi di persone rimasti sulla Terra si sono trasformati in gelatina sono tornate all’LCL, Shinji realizza che l’unica realtà dove può veramente vivere, è quella dove la sofferenza fa da padrona. Perchè è esattamente lì che si trovano Asuka, i suoi amici e i sentimenti. Seppur si consideri inutile, vuole continuare a vivere una realtà dove qualcuno possa volergli bene e non dove tutti sono condizionati dal contesto della perfezione. Viene così interrotto il Progetto, e Shinji si risveglia al fianco di Asuka….ma non prima che qualcosa ci salti all’occhio…

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 …ecco come sono realmente andate le cose…

Gli Angeli non esistono più, il Progetto per il Perfezionamento dell’Uomo è fallito su entrambi i fronti, quello della Seele e quello di Gendo. Gli unici superstiti sono coloro che hanno preferito il dolore alla finta armonia e l’amore all’assenza di odio. Tutto riparte da Shinji e Asuka. L’Eva 01 rimane fluttuante nello spazio a testimoniare l’esistenza della razza umana, pronto ad intraprendere un viaggio verso l’infinito e oltre…..Ma lo rivedremo?

Ora vorrei spendere due parole sull’opera in generale. Prima di tutto trattare l’argomento fanservice: ho letto infinite volte duri commenti riguardo alla presenza del seno di Asuka, a quello di Rei e riguardo la passerina che sbuca sulla testa di Lilith/Rei. Ora seriamente parlando, cosa c’è da commentare negativamente? Abbiamo Shinji ed Asuka, che rispettivamente necessitano l’uno dell’altro durante la loro evoluzione emotiva. Shinji attraversa un turbinio psicologico, quasi tendente al disturbo post traumatico e affida il suo essere ad Asuka, dopo il tradimento di Kaworu. Necessita dello spronamento di Asuka, ma questa non può darglielo dato lo stato comatoso indotto, dunque Shinji si prende quella forza, andando ad umiliare la ragazza e sè stesso (sono un verme, la dice lunga su come si senta a riguardo). Abbiamo Rei, che simboleggia la purezza, ed infine un organo sessuale e RIPRODUTTIVO femminile che simboleggia la NASCITA. È quindi fanservice? Lo sarebbe se non fosse per il fatto che stiamo parlando di Evangelion. Quindi, NO, ogni cosa in Evagelion esiste per un motivo (?).

Un senso a End of Evangelion? Hideaki Anno si è espresso più volte in merito. Prendere il controllo della propria vita e non perdere di vista ciò che è concreto. Che senso ha End of Evangelion nel contesto di Evangelion? Alle parole “Eva è una storia che si ripete.E’ la storia di un protagonista che, malgrado la reiterazione delle stesse esperienze, si rialza costantemente.E’ la storia di un tentativo, quello di avanzare, di procedere almeno solo di un passo” qualcosa ci fa suonare un campanello. Tutto è in continua evoluzione nonostante si facciano passi indietro. Shinji ne combina di gravi, ma ciò nonostante in entrambi i finali (serie e EoE) ottiene quello che vuole: la felicità, e parlando in modo concreto, non è l’unico ad ottenerla. Perchè? Semplice: quando assistiamo all’avvio del Progetto, vediamo i vari personaggi che prima di trasformarsi in budino arancione, incontrano chi li ha fatti avvicinare alla felicità, abbandonandosì alla realizzazione del piano della Seele. Gendo vede Yui, Fuyutsuki vede Yui (wait…vecchio volpone), Ibuki vede Ritsuko, Hyuga vede Misato e così via. Si sono dunque abbandonati al desiderio di poter essere felici per l’eternità.

Cosa penso di EoE? Uhm…Personalmente ho amato la serie animata così come ne ho amato il finale. D’altra parte, End of Evangelion, ci propone l’atto pratico. Durante tutta la serie ci si è chiesti “Come funziona sto progetto? Come si attiva? Ma che ohhhhh“, e con questo film possiamo finalmente dire di sapere cos’è. Certo, si sapeva già cosa fosse e come sarebbe dovuto avvenire, ma nessuno si aspettava quel che abbiam visto. Abbiamo l’emancipazione di Rei, che ha sempre devoluto la sua esistenza al compiacere Gendo e che invece in EoE decide di SUA volontà, di avvicinarsi a Shinji. Abbiamo Asuka che riesce finalmente ad entrare in contatto con la madre e che capisce il senso dell’AT-Field. Abbiamo Asuka ha sempre rifiutato tutto sin dal momento in cui è comparsa, ma qui la vediamo accettare l’umanità dell’Eva e sopratutto, la vediamo “accettare”  (non lo accetta in modo ortodosso, ma insomma, lo fa) Shinji nonostante sappia ciò che ha fatto sul suo corpo, quando lei era in ospedale. Infine abbiamo Shinji che realizza finalmente che il dolore fa parte della vita. Il voler fuggire dalla realtà che ha caratterizzato Shinji per tutta la serie animata, si è trasformato nella volontà di vivere, nonchè nella volontà di credere nell’amore di chi lo circonda.

End of Evangelion mi è piaciuto? Cazzo, si che mi è piaciuto. Nonostante io ami il finale della serie, per via del bagaglio psicologico, EoE ci regala emozioni, frasi e contesti mai visti e scoperti prima. Ho sempre amato il doppiaggio italiano (dimostratosi già eccellente durante la serie), ma in questo caso siamo davanti ad un lavoro meraviglioso. I toni donati ai personaggi rendono perfettamente l’idea di crisi, di un momento in cui non vi è via d’uscita, di agitazione e disperazione. Il comparto grafico (ricordiamo che l’opera è del 1997) è caratterizzato meravigliosamente, le animazioni sono fluide e (nei momenti dove è necessario) ricche di colori. Ci si riesce, nonostante tutto, a concentrarsi sui dettagli: quando ad esempio si forma l’Albero dell Vita, le scritte non sono state realizzare in modo sommario, tanto per farle vedere, ma hanno senso compiuto e risultano quasi tangibili. Sinceramente, non potevo sperare in qualcosa di meglio, per terminare la serie animata.

P.S. il titolo “Punto e daccapo” è un link. Apritelo e andate alla seconda descrizione. Mi diverto con poco :)

  • Nikectory

    Tralasciando gli orrori di grammatica, l’articolo ha qualche difetto.
    La prima parte del racconto dei fatti, stando al fatto che sia la tua libera interpretazione, è un po’ fuorviante e non del tutto esatta.
    Nella parte con le tue opinioni ed interpretazioni ti sei lasciato un andare nel qualunquismo, a mio parere.
    Ti invito a rivedere più attentamente il film e anche la serie e a farti delle domande su quello che vedi, non a dare per buono ogni cosa che viene detta.

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