Starbound: un’avventura galattica!

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Oggi parliamo di una vera e propria perla del genere sandbox.
Avete presente Minecraft? Starbound è un suo lontano cugino che si rinnova con uno stile decisamente più interessante, sotto alcuni punti di vista.
Starbound è sviluppato da Chucklefish Ltd. ed è entrato in beta nella prima metà di dicembre 2013. È attualmente oggetto di costanti aggiornamenti mirati a correggere i vari bug e ad incrementare la sua già vasta esperienza di gioco; tuttavia si trova in uno stadio parecchio avanzato di produzione e vale la pena cominciare a parlarne.

Il gioco ha l’aspetto di un platform 2D fatto totalmente di pixel. I pixel non sono semplicemente una componente grafica, ma fanno proprio parte dell’intero universo di gioco: si chiama “pixel” il denaro, per esempio, ed è addirittura possibile piazzare materiali e distruggerli staccando i pixel uno ad uno. Vi ricorda qualcosa? Ovviamente, Starbound strizza un po’ l’occhiolino al sistema di costruzione “a cubi” di minecraft, ma lo rinnova in modo geniale e lo rende meno schematico. Il comparto grafico così ‘pixelloso’ non può far altro che compiacere gli appassionati di retrogaming. Inoltre dimostra ancora una volta come sia possibile costruire un grande gioco senza ricorrere ad una grafica al passo coi tempi.

La navicella spaziale (arredata) degli Apex, le scimmie galattiche.
Ogni razza ha differenti navi, vestiti, armi/armature e conoscenze culinarie.

 

Questo è solo un minuscolo frammento della mappa stellare. Ad ogni stella corrisponde un sistema solare in cui possono essere presenti un numero variabile di pianeti accompagnati dai loro satelliti. È sufficiente per farvi capire l’immensità della mappa di gioco?

Parlando di gameplay, il gioco ha delle componenti rpg che consistono nel crafting di armi/armature e potenziamenti vari, nonché di materiali per costruire edifici. Difatti oltre a girovagare per i pianeti, esplorando e raccogliendo “cose”, è possibile anche edificare dovunque si desideri. Questo fattore dà libero spazio alla fantasia del giocatore e permette di creare praticamente qualsiasi cosa, data l’enorme mole di tipologie di materiali presenti nel gioco. Starbound ha, infatti, una caratteristica fondamentale che lo contraddistingue: la casualità. Tutti i pianeti vengono generati a caso, amalgamando assieme un numero enorme di “semi” che indicano colori, forme, tipologie di terreno/mostri, fondali, ambienti e chi più ne ha più ne metta. Questo consente al gioco di non perdere mai la sua freschezza in quanto può creare un numero virtualmente illimitato di avventure differenti. Ci tengo inoltre a precisare che grazie alla sua varietà, Starbound riesce a donare un alto livello di personalizzazione, che va dalla caratterizzazione del proprio personaggio, all’arredamento della propria abitazione o allo stile di combattimento di ciascun giocatore.

Il gioco è dotato di una componente multiplayer online che consiste nell’invitare gli amici nel proprio server (universo) e giocare assieme a loro. ImmagineNon ci sono particolari modalità multiplayer di sfida o cose così; il multiplayer su Starbound è pensato per essere una versione cooperativa del single player. Giocare in compagnia non è solo divertente, ma è anche utile, perché è decisamente più semplice affrontare certi nemici in gruppo e le esplorazioni dei pianeti diventano molto più veloci.

Cosa manca a questa immensa avventura galattica, dunque? Nonostante esista una trama che fa da sfondo al viaggio spaziale, è molto frammentaria e non incide in alcun modo sul gioco. Non è nemmeno possibile interagire con le varie razze aliene neutrali che si incontrano durante le esplorazioni, mercanti a parte dai quali si possono comprare oggetti utili. Forse non sono elementi di particolare rilevanza, ma la loro mancanza fa sembrare un po’ troppo “vuoto e silenzioso” l’intero mondo di gioco, a mio parere.
Una nota di merito particolare va fatta invece al comparto sonoro. Le musiche di Starbound sono impareggiabili, è davvero un sacrilegio non sentirle.

Su Starbound è veramente possibile edificare qualsiasi cosa, senza limiti. Tutto ciò che vi serve è tanta immaginazione e voglia di fare.

Quindi, in sintesi, Starbound è un ottimo compromesso fra un gioco d’azione, un gestionale e un survival, che può mettere d’accordo giocatori appassionati di diversi generi.
Se avete giocato Terraria (titolo da cui riprende gran parte delle meccaniche) e ne siete rimasti affascinati, non potrete lasciarvi scappare il suo successore. Se non ne avete nemmeno mai sentito parlare, allora Starbound potrebbe essere uno dei vostri più piacevoli incontri quest’anno. 

Il mercato di un un villaggio Avian, gli uomini-uccello. Dai mercanti è possibile acquistare vestiti, armi e ogni tanto qualche “blueprint” per sbloccare il crafting di oggetti rari.

Starbound è disponibile in accesso anticipato su Steam a 13,99€.
La data di lancio definitiva non è ancora stata resa nota.
N.B.: il prezzo potrebbe variare all’uscita del gioco!
Clicca qui per accedere alla pagina Steam di Starbound

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