Receopinione: Nightwish – Showtime, Storytime

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Copertina del cofanetto “Nightwish – Showtime, Storytime

Wacken, agosto 2013, i Nightwish approdano al Wacken Open Air, The True Metal Stage, dopo esser partiti con l’Imaginaerum World Tour dal Gibson Amphitheater di Los Angeles il 21 gennaio 2012. Per la serata il W:O:A ha visto 82.000 persone.

Questo tour ha messo a dura prova la band finnica per via della fine della cosiddetta seconda epoca che ha visto l’allontanamento della cantante Anette Olzon e l’arrivo di Floor Jansen, prima semplice sostituta, poi lead singer della band.

Il concerto del festival si apre con Dark Chest of Wonders, un pezzo che in apertura va sempre bene, vista la carica che trasmette ai fan grazie anche all’aiuto di luci e giochi pirotecnici. La band è carica come una mina, pronta a fare fuoco e fiamme sul palco per mostrare che nulla è cambiato (oltre che per testare le nuove fondamenta).

Stessa carica viene trasmessa con Wish I Had An Angel, dove vediamo una Floor che riesce a non far ricordare Tarja (situazione ben troppe volte sentita e pensata durante l’Anette-Era) e un Marco mai deludente in perfetta sintonia sia con la lead singer oltre che con il resto del gruppo.

Dopo questi due pezzi finalmente una breve chiacchierata fra Marco e i fan (che sono cose sempre ben accette) e con presentazione della “nuova” comparsa nel gruppo: “Miss Floor Jansen” . Successivamente introduzione a un pezzo che i Nightwish non suonavano da molto tempo (forse dai tempi del primo album live “From wishes to eternity” del 2000): She is My Sin.
Anche qui Floor tiene fede alla sua reputazione, il pezzo viene cantato magistralmente, ma non alla Tarja, bensì alla Floor: sempre a testimoniare come non si vogliano copie ma solo novità. Vediamo inoltre Emppu e Jukka che ci danno dentro come se non ci fosse un domani e i fan rispondono su invito della lead singer.

Successivamente arriva finalmente un pezzo del nuovo album Imaginaerum: Ghost River. Qui si ritorna alle atmosfere circensi che i Nightwish hanno evocato. Ne emerge un cocktail esplosivamente perfetto: Floor fa suoi i testi scritti sulla voce di Anette e non si lascia perdere, anzi, ci mette anche del suo. Decisamente bello il momento in cui la voce di Floor si lega e intreccia alle tastiere di Tuomas.

Si passa poi a Ever Dream e qui sale una lieve nota di nostalgia visto che l’intro è lo stesso di End Of An Era dove Tarja, assieme ovviamente a Tuomas, aveva trasmesso non poca commozione. Grande calore da parte del pubblico per la band che non delude neanche in questo pezzo, nonostante risalga al 2002.

A questo punto del concerto i Nightwish ci deliziano nuovamente con un pezzo di Imaginaerum con la più conosciuta Storytime. Anche qui è un’esplosione di mani che battono a tempo e di luci che emulano un viaggio in un furioso luna park. Superbi Tuomas, Jukka e Floor, che mantengono alta l’attenzione del pubblico anche nei momenti in cui la band non è al completo sul palco.

Con I Want My Tears Back, Troy Donockley fa il suo ingresso sul palco. Durante la prima parte della canzone Emppu gira intrattenendo il pubblico, ma poi è tutto spazio alle emozioni regalate dagli assoli di Troy e dello stesso Emppu che danno il via a una festa danzante sullo stage.

A metà concerto ci ritroviamo la ballata strumentale appartenente a Dark Passion Play: Last Of The Wilds, Troy fa il suo sporco lavoro in maniera magistrale, regalando un’intro emozionante. Subito dopo la band è tutta una festa, Emppu corre da una parte all’altra del palco e interagisce col pubblico, che è una cosa molto carina. Le luci sono soprattutto per Troy, che guida il pubblico fra le note, ma i complimenti vanno alla band e non solo al singolo, poiché reputo difficile mantenere alta l’attenzione con una traccia strumentale.

Dopo Bless The Child e una breve chiacchierata del vichingone, è il momento di Romanticide. Probabilmente questa è una delle grandi novità del concerto dove la chitarra super distorta di Emppu e il doppio pedale di Jukka si legano e mescolano alle tastiere di Tuomas, e si nota anche una forte sintonia fra Floor e Marco. Il risultato? Consiglio spassionatamente di ascoltarvi questo pezzo, perché probabilmente è una delle tracce meglio riuscite del concerto.

Nuovamente dall’album Dark Passion Play, è la volta di Amaranth, a questo giro è Floor a guidare le fila lasciando cantare il pubblico e incitandolo.

A questo punto del concerto è l’ora dell’epicità, vale a dire che è l’ora di Ghost Love Score. Questa canzone manca da anni nel repertorio concertistico dei Nightwish perché (senza cattiveria) non era una canzone propriamente nelle corde di Anette. Con l’arrivo di Floor è stato possibile rispolverare questa stupenda composizione ma qui nuovamente c’è da fare un appunto, nuovamente Floor non si occupa di copiare lo stile di Tarja, ci ha messo del suo, portando ad alti livelli la canzone in sé.

Ormai siamo alla fine con uno dei cavalli di battaglia di Imaginaerum: Song Of Myself, ancora qui vengono in aiuto gli effetti scenografici per creare l’atmosfera tipica dei Nightwish, e al momento dell’esplosione è una carica unica.

E in un men che non si dica, è il momento dell’ultimo giro in giostra della giornata, è il momento di Last Ride Of The Day. Dopo un breve ringraziamento da parte della band c’è il grande pezzo per un grande finale, e nonostante 14 tracce alle spalle Floor non delude neanche stavolta, né in fatto a voce né in fatto a energia. Stessa cosa per Marco, Jukka, Emppu (con un grande assolo) e Tuomas, che continuano a dare il 100%.

In chiusura abbiamo il medley Imaginaerum che fa solo da accompagnamento ai fuochi d’artificio, le foto, le fotine e le fotette della band.

Cosa c’è da dire di questo live? Questo è unicamente un parere personale: il tour si chiama Imaginaerum World Tour, ma durante il concerto dell’omonimo album sono state suonate solo 5 tracce (senza contare l’outro) quando potevano esserne suonate altre come Scaretale e magari una ballata come The Crow, The Owl And The Dove, ma qui capisco che in un festival del genere le ballate non ci azzeccano niente.

Fa molto piacere vedere come la band si è riassestata dopo la mancanza di Anette e come Floor si sia integrata sia a livello di musica che di testi dando vita a spettacoli molto entusiasmanti.

Per chi comprasse anche il cofanetto con il DVD, c’è anche un documentario intitolato “Please Learn The Setlist in 48 Hours” che mostra cosa effettivamente sia successo prima e dopo il concerto tenutosi a Denver (US) e i pensieri della band riguardo l’allontanamento di Anette e il successivo inserimento di Floor.

Cosa dire di più? Nulla, adesso è tutto nelle mani della band ma soprattutto del leader Tuomas. Vedremo cosa succederà in futuro e a cosa si deciderà di dar vita. Penso che Floor Jansen sia una cantante con molte carte da giocare in grado di dar vita a spettacoli entusiasmanti, c’è da vedere se questa energia effettivamente può essere utilizzata nelle realizzazioni in studio.

DVD 1.

Setlist:

  1. Dark Chest Of Wonders
  2. Wish I Had An Angel
  3. She Is My Sin
  4. Ghost River
  5. Ever Dream
  6. Storytime
  7. I Want My Tears Back
  8. Nemo
  9. Last Of The Wilds
  10. Bless The Child
  11. Romanticide
  12. Amaranth
  13. Ghost Love Score
  14. Song Of Myself
  15. Last Ride Of The Day
  16. Outro: Imaginaereum

Bonus.

  1. I Want My Tears Back (Live From Helsinki)
  2. Ghost Love Score (Live From Buenos Aires)

DVD 2.

  1. Please Learn The Setlist in 48 Hours (Documentary)

Bonus.

  1. Nightwish Table Hockey Tournament
  2. Christmas Song For A Lonely Documentarist

NB.: La recensione scritta è stata fatta sulla base del cofanetto contenente i due DVD e i due CD live.

 

Formazione:

Floor Jansen – lead vocals

Marco Hietala – bass; lead and backing vocals

Emppu Vuorinen – guitars

Tuomas Holopainen – keyboards; synthesizers

Jukka Nevalainen – drums

Troy Donockley – uilleann pipes; tin whistle; backing vocals

I Nightwish: da sinistra Troy Donockley, Floor Jansen, Marco Hietala, Tuomas Holopaines, Emppu Vuorinen, Jukka Nevalainen

I Nightwish: da sinistra Troy Donockley, Floor Jansen, Marco Hietala, Tuomas Holopaines, Emppu Vuorinen, Jukka Nevalainen

 

 

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