The LEGO Movie, commercialata o contendente agli Oscar 2014?

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Phil Lord e Chris Miller erano due nomi a me sconosciuti, prima di oggi.  21 Jump Street? L’avevo sentito nominare. Piovono polpette? Ricordo i poster ma mi fermo lì, mi incuriosiva, sì, ma tutto sommato neanche troppo. Ora invece non desidero altro che recuperare i loro lavori precedenti e scoprire tutto di loro, i registi del film di cui parleremo oggi.

The LEGO Movie racconta la storia di Emmet, operaio comune e senza apparenti qualità al di là del saper fare il suo lavoro, e della profezia pronunciata dall’anziano Vitruvius che afferma che il mondo verrà salvato dallo Speciale, colui che troverà il pezzo forte capace di fermare il kragle, la super-arma di Lord Business. Emmet, apparentemente il prescelto, lo Speciale, si ritroverà così a vivere una grande avventura capace di appassionare grandi e piccini.

lego_article 01Andando al cinema, quello che mi aspettavo era di ridere dall’inizio alla fine. Quello che ho trovato è stato un film che sì, fa ridere, ma non in maniera così costante e che ha in realtà poche grandi perle; ma non fa solo questo, non è solo una commedia demenziale. L’avvio stesso è stato sorprendente: in maniera ironica, dipinge quello che a un bambino potrebbe sembrare un colorato mondo di mattoncini, ma che a un adulto non potrà che mostrarsi come una inquietante distopia. Il malvagio Lord Business ha separato i diversi mondi LEGO gli uni dagli altri e chiuso i passaggi tra i diversi mondi, alla ricerca dell’ordine e della perfezione; Emmet, così come i suoi vicini e i suoi colleghi, vive seguendo passo passo le istruzioni, la via prestabilita, l’illustrazione della scatola. E non aspettatevi che questo sia l’unico aspetto “da grandi” di The LEGO Movie, perché la seconda metà della pellicola riserva colpi di scena intelligenti e di sicuro impatto. Non si lacrima solo dal ridere, ma ci sarà modo di commuoversi, e in maniera molto meno banale e scontata che nella maggior parte dei film d’animazione a cui siamo abituati.lego_article 02

Il cast di personaggi che circonda Emmet e Lord Business sullo schermo è variegato e ben equilibrato. Tra i Maestri Costruttori, personaggi LEGO abili nella costruzione di più o meno qualsiasi cosa a partire dai più comuni mattoncini, che accompagnano il protagonista troviamo Wyldstyle, comprimaria e suo interesse amoroso, ma già fidanzata; Batman, il duro e disinteressato eroe DC; il vecchio Vitruvius, una figura sulla falsariga di Gandalf o Albus Silente; ma anche Barbacciaio, pirata-robot, Unikitty, strano ibrido tra un gattino e un unicorno, un po’ à la Nyan Cat, e Benny, l’astronauta degli anni Ottanta. Dall’altro lato, il vero antagonista per quanto riguarda azione, e non mente, è Poliduro, il poliziotto cattivo – che voltando il capo può però lasciar spazio a Politenero. A questi si aggiungono una serie di personaggi secondari e di cameo provenienti da più o meno ovunque: i già citati Silente e Gandalf fanno la loro comparsa, Superman se la deve vedere con un appiccicoso Lanterna Verde, non manca Wonder Woman e neanche Flash, ma allontanandoci dall’universo supereroistico troviamo William Shakespeare e Abraham Lincoln, i giocatori dell’NBA e… un panda, mentre i fan di Star Wars avranno da divertirsi con una meravigliosa citazione che vede protagonisti Han Solo, Lando Calrissian, C-3PO e Chewbacca. Il cast di doppiatori, particolarmente interessante in lingua originale, nell’adattamento italiano riesce a non far strappare le orecchie allo spettatore per la disperazione, ma neanche riesce a brillare. Le canzoni originali, apprezzabili ma non particolarmente entusiasmanti durante la visione, mostrano tutt’altro gusto in lingua originale, durante i titoli di coda.

lego_article 05Da un punto di vista visivo, il film è uno spettacolo per gli occhi. Non posso pronunciarmi sul discorso 3d – con il rischio di piangere dal ridere non ho voluto rischiare il fastidio degli occhialini – ma la CGI è eccellente. Il film, per il quale sono stati utilizzati svariati milioni di mattoncini, non è infatti realizzato in stop motion come potrebbe sembrare, bensì è animato in una eccellente computer grafica. E tutto, tutto, è fatto con i LEGO. Il fumo, le fiamme, le nuvole, il mare, sono splendidamente realizzati in maniera originale e dal sapore artigianale, andando a creare un mondo che, ammetto, avrei molto piacere a rivedere in futuro. E che probabilmente rivedrò, dal momento che la sceneggiatura del sequel è già in fase di scrittura e che la Warner Bros. Pictures ha già opzionato l’ultimo weekend di maggio 2017 come data di uscita.

Purtroppo gli elementi più interessanti della storia si rivelano solo nella seconda parte, e non posso permettermi di fare spoiler eccessivi, per cui il mio invito è di vedere da voi la pellicola, per riflettere e per ridere a crepapelle. Non esagero quando dico che la scena finale è una delle più divertenti che abbia mai visto al cinema in vita mia. E tutto questo nonostante io non sia mai stato un grande fan dei LEGO.

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The LEGO Movie era in cima alla mia classifica dei film più attesi di quest’anno, e sono lieto che abbia soddisfatto le mie aspettative. Cliccate qui per rivedere la classifica dei film più attesi del 2014.

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