Il futuro di Nintendo e la verità dietro la rumoreggiata nuova console

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Nel corso del Corporate Management Policy Briefing tenutosi oggi, Satoru Iwata, presidente di Nintendo, ha affrontato diverse tematiche sul futuro a medio e lungo termine della società giapponese, che al momento non versa in condizioni particolarmente brillanti.

Le sorti di Wii U

Iwata, che ha recentemente tagliato il proprio stipendio del 30% per i mesi a venire, appare consapevole delle difficoltà legate principalmente allo scarso interesse del mondo videoludico nei confronti di Wii U, ma, afferma, non ha intenzione di trasformare radicalmente Nintendo. L’intenzione è di aprirsi nuove strade, ma continuando a produrre sia hardware che software. Un taglio prezzo per Wii U non è la soluzione migliore: lo è invece sfruttare al meglio il GamePad e mostrarne al mondo il potenziale. Visto e considerato, soprattutto, che molti utenti non hanno neanche capito che il GamePad non è semplicemente una periferica per Wii.
La colpa non è certo del pubblico, quantomeno non solo. La priorità di Nintendo diventa così produrre giochi che possono esistere grazie al GamePad, che non potrebbero esistere altrimenti. Qualcosa è stato già fatto sul versante multiplayer, ha affermato Iwata, ma ancora non tanto per quanto riguarda il single-player, che diventerà quindi un obiettivo importante nello sviluppo di nuovi software. Possiamo aspettarci un nuovo e rivoluzionario Zelda?

Satoru Iwata ha anche parlato, sempre in riferimento al GamePad, della tecnologia NFC (Near Field Connection), integrata nel controller ma ancora rimasta pressoché inutilizzata, fatta eccezione per Pokémon Rumble U, gioco comunque non particolarmente memorabile. L’intenzione appare quella di implementarla in maniera più massiccia. Più dettagli su questo punto verranno svelati nel corso dell’E3 di Los Angeles, a giugno.

Anticipandoci futuri aggiornamenti per Wii U, invece, Mr. President ci ha parlato della futura implementazione di un menù rapido sul GamePad che non obblighi agli attualmente lenti tempi di caricamento chi ha intenzione di giocare a tv spenta. Più interessante è invece stata l’affermazione di voler implementare alcuni titoli per Nintendo DS sulla Virtual Console di Wii U, da giocare attraverso lo schermo touch del GamePad.

Console, smartphone, e oltre

Sul fronte Nintendo 3DS, nonostante il recente abbassamento delle previsioni di vendita per l’anno fiscale in conclusione, è evidente una certa soddisfazione in casa Nintendo. Il successo di giochi nati originariamente per smartphone/tablet come Angry Birds Trilogy o Puzzle & Dragons Z ha portato a un vasto interesse da parte dei producers verso la scena indie del 3DS, che potrà quindi, in prospettiva futura, ospitare diversi titoli del genere.

L’avvicinamento al mondo smartphone non si limita tuttavia a questo. Non si sa ancora con chiarezza con quali modalità Nintendo si affaccerà nel settore, né se lo farà in maniera esclusiva su un determinato sistema operativo o meno, ma possiamo supporre che si tratterà principalmente di app pubblicitarie, legate al marketing, alle offerte, alle promozioni; la possibilità di demo, se non veri e propri giochi che sfruttino i brand Nintendo, non è comunque da escludere, in quanto un piccolo team dedicato ha avuto carta bianca. L’unica certezza è che non ci si limiterà a meri porting, in quanto il sistema di controllo differente non renderebbe giustizia a giochi pensati per dei controlli differenti.

All’interno di questa espansione del mercato si inserisce anche la vendita di licenze, per ora riferita agli USA, in campi diversi da quello videoludico, dove quindi non c’è concorrenza diretta, per l’utilizzo dei protagonisti delle IP Nintendo, volta a un rientro in termini di pubblicità e successo dei propri personaggi, con i quali il pubblico potrà familiarizzare anche fuori dai soliti ambienti.

Ultimo punto a questo proposito è stato un accenno ai programmi per l’espansione del mercato da un punto di vista prettamente geografico (es.: Cina), con la possibilità di vendere in quelle fette di mercato nascente degli hardware dedicati a prezzo budget.

Nintendo Network ID, prospettive per il futuro

Attraverso il NNID, mamma Nintendo spera in una maggiore fedeltà da parte degli utenti al marchio Nintendo e non alla singola console, come invece è accaduto con buona parte degli utenti avvicinatisi a Wii ma fermatisi lì. Il fatto che sia stato introdotto su Nintendo 3DS solo nel dicembre 2013, tuttavia, senza essere nativo, potrebbe comportare alcune difficoltà iniziali nel mantenimento di questa rete. La speranza per noi consumatori, in realtà, è che, considerata la prospettiva futura, i nostri acquisti digitali possano essere mantenuti in future console.

Sempre attraverso il Nintendo Network ID, ha spiegato Iwata, si spera di rivoluzionare il mercato videoludico, allontanandosi dal tradizionale modello attuale in cui si acquista una nuova console a un determinato prezzo, e ogni gioco a un altro dato costo. L’idea verso cui sembra che Nintendo voglia muoversi è di premiare gli utenti con un meccanismo di più compri, meno spendi, ma anche fai comprare a un amico, meno spendi, per il quale quindi chi acquista molti videogiochi viene in qualche modo premiato. Questo metodo, oltre a venire incontro ai consumatori (a patto, certo, che non venga di contro alzato il prezzo di partenza), favorirebbe il mantenimento in vita di una console e il suo utilizzo costante. Probabilmente si tenterà qualche approccio con Wii U, e in caso un meccanismo simile si implementerà nelle prossime console.

QoL e la famigerata nuova console Nintendo

Tanto si è vociferato di una nuova console Nintendo, e, strano ma vero, qualcosa di fondato in quelle voci c’era. Ovvero la presenza di una nuova piattaforma da lanciare sul mercato. Non si tratterà tuttavia del successore di Wii U, bensì di qualcosa di totalmente nuovo, che andrà a occupare una fetta di mercato diversa rispetto alle console tradizionali. Mentre, conferma Satoru Iwata, i videogiochi rimarranno il principale business dell’azienda nipponica, si vedrà un’espansione radicale in un nuovo ambito, volto ad aumentare la QoL, Quality of Life, la qualità di vita dei consumatori. Ha parlato di non-wearable, ‘non indossabile’, in contrasto con tecnologie quali Google GlassiWatch, la cui diffusione di massa è ancora dubbia ma possibile, ma senza dilungarsi in spiegazioni. Ha sottolineato, tuttavia, come, nonostante il tema principale sia la salute, non si tratterà banalmente di una console basata su Wii Fit. Allo stesso tempo, però, ha citato il gioco, insieme a Brain Age per quanto riguarda la salute mentale, e a titoli quali English trainingArt academy sul versante educativo, per mettere in luce come Nintendo sia già andata ben oltre il concetto di videogioco tradizionale, e di come sia riuscita ad allenare piuttosto che educare intrattenendo allo stesso tempo i giocatori. Quel genere di giochi fornirà una base e delle idee per la nuova piattaforma QoL-improving, ma a loro volta da lì potranno nascere idee per nuovi videogiochi, in un potenziale ciclo continuo di ispirazioni auto-indotte.

Maggiori dettagli saranno annunciati durante l’anno in corso. Il lancio di questa nuova piattaforma è previsto durante l’anno fiscale che avrà inizio in aprile 2015 e si concluderà nel marzo 2016.

 

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