Hunger Games: Il canto della rivolta, cosa dobbiamo aspettarci?

Come preannunciato sette giorni fa, eccoci a parlare del futuro di una saga cinematografica dall’enorme successo tanto di pubblico quanto di critica: cosa dobbiamo aspettarci da Hunger Games: Il canto della rivolta parte 1 e da Hunger Games: Il canto della rivolta parte 2?

Esprimerei innanzitutto il mio disappunto di fronte alla scelta di dividere in due l’ultimo romanzo della trilogia, MockingjayCoversintomo di una sorta di moda che sta attraversando Hollywood in questi ultimi anni, ma che, se poteva da una parte avere senso per quanto riguardava Harry Potter e i Doni della Morte, dall’altra ne ha avuto molto meno per altri casi simili più recenti (Breaking Dawn), e dal mio punto di vista non ne ha neanche qui. Il rischio è di allungare il brodo, annoiare lo spettatore, e aggiungere elementi superflui privi di riferimenti nel materiale originale e in grado di stimolare il disappunto dei fan. Per l’amor del cielo, non tutte le aggiunte sono negative. La presenza di Seneca Crane nel primo film come anche l’anticipazione dei moti rivoluzionari nel Distretto 11 hanno reso più interessante la pellicola di Gary Ross, ma si trattava di elementi che trovavano fondamento nel romanzo La ragazza di fuoco, mentre in questo caso non ci sarà materiale extra pre-esistente da cui attingere. Certo, potrei sbagliarmi, e anzi me lo auguro vivamente dato il mio interesse per la serie, eppure, allo stato attuale delle cose, non riesco a digerire questa divisione. Anche perché, il regista stesso, intervistato, lo ha ammesso, verranno aggiunti elementi e personaggi ex novo.

Il regista sarà Francis Lawrence per entrambi i film, dopo aver preso il posto di Ross in La ragazza di fuoco, ed è senza dubbio la scelta migliore per una soluzione di continuità. Io faccio parte di coloro che hanno preferito l’operato di Gary Ross, ma non per questo ho disdegnato il lavoro del suo successore. Mentre già si discute di quale sarà la scena di chiusura della saga, mi sembra più interessante interrogarsi su quale sarà il punto in cui si chiuderà il primo dei due capitoli di Mockingjay (passatemi il titolo originale, ho letto i libri in inglese dopo aver subito la pessima traduzione del primo). Una chiusura decisamente probabile sarebbe con il ritorno di Peeta, che abbiamo visto finire nelle mani del governo di Capitol City, e l’immediatamente successivo evento che chi ha letto i romanzi ricorderà bene. Questa possibilità ha una certa logica, e dividerebbe idealmente Mockingjay in due parti: il pre-giochi e i giochi stessi. Chiaro, stavolta non si terrà nessuna nuova edizione degli Hunger Games, ma, come chi ha letto i libri ricorderà, tutta la fase dell’attacco a Capitol City mostra una struttura in tutto e per tutto simile a quella dei giochi dei due romanzi precedenti. Il che rende particolarmente intrigante soprattutto la parte 2, che potrà beneficiare di più azione e di una chiarezza definitivamente superiore rispetto a quella di Catching Fire, dove Lawrence ha tagliato sbrigativamente sulla seconda metà per dare maggior respiro alla prima. D’altro canto, la parte 1 dovrà occuparsi di presentare i nuovi personaggi, di spiegare i perché e i percome dell’esistenza del Distretto 13 e del movimento rivoluzionario, di permettere l’evoluzione della protagonista, ma anche dei personaggi di Prim e di (purtroppo) Gale. Ad apparire molto poco, a meno che tra le aggiunte in fase di sceneggiatura non risulti qualche scena in più anche per lui, sarà il HG COINPeeta di un Josh Hutcherson spesso bistrattato e che dovrà dare qui realmente prova del proprio valore, grazie a una trasformazione psicologica che lo metterà realmente alla prova e chiarirà una volta per tutte – nel bene o nel male – il suo valore come attore.

Tra i nuovi ingressi nel cast, il più rilevante è senza ombra di dubbio quello di Julianne Moore (Don Jon, ma anche I ragazzi stanno bene, in cui interpretava la mamma di Hutcherson), tanto per il suo indubbio talento quanto perché va a interpretare il più importante tra i nuovi personaggi: Alma Coin, presidentessa del Distretto 13 e leader politica della rivolta contro Capitol City, personaggio complesso e intrigante che penso possa essere messo ottimamente in scena dalla Moore, non avrebbe potuto esserci una scelta di casting più felice. Altre novità interessanti provengono dal mondo delle serie tv – non per quanto riguarda la loro formazione, sia chiaro, quanto per la recente fama – e sono Natalie Dormer e Lily Rabe. La prima, deliziosa Margaery Tyrell in Game of Thrones [Il Trono di Spade], interpreterà Cressida, regista di Capitol City che affiancherà Katniss in diversi momenti della rivoluzione; la seconda, vista in tutte e tre le stagioni di American Horror Story, dove attualmente veste i panni di HG CRESSIDA HG LYMEMisty Day, sarà invece la comandante Lyme, vincitrice di una passata edizione dei giochi per il Distretto 2 e ora tra le file dei ribelli. Entrambe le attrici hanno le potenzialità per regalarci delle ottime interpretazioni, nonostante l’apparenza non le favorisca, data la scarsa somiglianza con le descrizioni originali, specie nel caso della Rabe: sarà da vedere se si opterà per un make-up invasivo o invece per un aspetto volutamente differente rispetto all’originale. Altro ingresso interessante, stavolta celebre per serie tv meno attuali ma difficilmente dimenticato per i suoi ruoli in Heroes ma soprattutto in Prison Break, è quello di Robert Knepper, che vestirà i panni di Antonius. “Antonius chi?”, direte HG ANTONIUSvoi. Antonius e basta. Destinato a comparire con tutta probabilità in entrambe le pellicole (triste scelta di parole, questa, dal momento che saranno girate solo in formato digitale, per cui niente IMAX per Mockingjay), sarà un ministro del presidente Snow, ruolo totalmente assente dai romanzi. Sarà con tutta probabilità sfruttato in maniera analoga a Crane e Plutarch per mostrarci anche il punto di vista di Snow, e data la similarità nello schema di ogni episodio della saga letteraria ha perfettamente senso, tuttavia non potrà non far storcere il naso ai puristi, così soddisfatti dalla fedeltà mantenuta fino ad ora, ma che hanno di che preoccuparsi per questo terzo-e-quarto capitolo.

Le premesse per una gran conclusione ci sono tutte. Le premesse per un tremendo scivolone con risalita finale anche. Possiamo solo incrociare le dita, e attendere.
Hunger Games: Il canto della rivolta parte 1 uscirà in patria il 21 novembre 2014, Hunger Games: Il canto della rivolta parte 2 il 20 novembre 2015, per un appuntamento oramai annuale e imperdibile.

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