Ghost in the Shell, un capolavoro annunciato.

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Nato dalla mano di Shirow Masamune nel 1989, Ghost in the Shell (GITS) è un’istituzione dell’animazione giapponese. Ambientato nella futuristica visione degli ’80 del XXI° secolo, GITS è un thriller fantascientifico a sfondo poliziesco che racconta le vicende della Sezione 9 Pubblica Sicurezza. La serie è nata dapprima come manga, serializzato su Young Magazine nel 1989, per poi trovare seguito con i due volumi unici Ghost in the Shell 2: ManMachine Interface nel 2001 e Ghost in the Shell 1.5: Human-Error Processor nel 2003. Successivamente sono stati prodotti due film animati basati sui manga di Masamune, ossia Ghost in the Shell e Ghost in the Shell: L’attacco dei cyborg, a cura di Mamoru Oshii, e due serie animate: Stand Alone Complex e Stand Alone Complex: The 2nd GIG, per la regia di Kenji Kamiyama.

Where does the ocean go?

La saga di Ghost in the Shell si basa sulla negazione del Dualismo Cartesiano, ossia un concetto basato su due elementi: res cogitans e res extensa, rispettivamente realtà psichica e realtà fisica. In tutte le opere inerenti a GITS, si fa continuamente riferimento al Ghost, ma di cosa si tratta? In parole “semplici”, il ghost è l’anima. Secondo Shirow e seguendo le parole del filosofo Koestler, l’anima (o ghost) si crea quando un sistema diventa particolarmente complesso. Questo significa che l’anima non risiede nel cervello, ma bensì in tutto il corpo. In un’era controllata dalla tecnologia e dove il flusso di informazioni è sotto il controllo di enti pubblici e privati, è difficile credere nell’esistenza dell’anima. Prendete per esempio l’attivazione di un programma sul pc: accettate termini e condizioni, e l’ente che produce tal programma ha accesso a determinate informazioni sul vostro conto. Ecco, lo stesso concetto viene esteso su scala globale, ma al posto dei pc abbiamo i corpi cybernetici. Gli esseri viventi sono liberi di cambiare i propri organi naturali con quelli artificiali, dando il via ad una evoluzione non programmata. Le persone possono acquistare bioroidi, robot con tessuti organici che eguagliano in tutto e per tutto gli esseri umani se non nel fatto che non possiedono un ghost, androidi, robot con fattezze umane, destinati a determinate mansioni e infine i robot veri e propri, che divengono schiavi degli esseri umani.

Analisi di un delitto.

In GITS facciamo la conoscenza della Sezione 9 della Polizia, ossia un reparto di pubblica sicurezza che si occupa di casi legati alle tecnologie informatiche, robotiche e mediche. Sono attrezzati delle ultime tecnologie per contrastare l’avvento di una pirateria sempre più forte e killer spietati, che non si fermano dinanzi alle più cruciali scelte morali. La squadra è formata dal Maggiore Motoko Kusanagi, protagonista della serie, il cui corpo è costituito per la maggior parte da parti artificiali fin da quando era bambina, ex militare dei corpi speciali. Batou, ex ranger di una milizia non meglio precisata e sottoposto del Maggiore fin dai tempi dell’esercito, anch’esso presenta un corpo quasi completamente artificiale, compresi gli occhi, che sono le parti più evidenti. Togusa, ultimo acquisto della squadra ed ex detective della polizia, famoso per la sua incorruttibilità e per il fatto che il suo corpo è quasi interamente umano, ad eccezione di alcune parti del cervello. Ishikawa, esperto informatico del gruppo, lavora nelle retrovie per supportare il team nelle operazioni e ricopre una posizione vitale nel reperire informazioni nella rete. Saito, cecchino della squadra, possiede un occhio cybernetico capace di collegarsi con i sistemi satellitari per ottenere tiri perfetti. Pazu, lo troviamo spesso al fianco di Saito: anch’esso cecchino eccellente, ex militare e dai modi bruschi. Infine troviamo Boma (o Bomer), di cui sappiamo solo che è lo specialista in fatto di esplosivi ed ex militare delle Forze di Autodifesa giapponesi. Ultimo, ma non di certo per importanza, troviamo il capo della Sezione 9: Daisuke Aramaki. Come Togusa, ha il corpo quasi completamente umano ad eccezione del cervello, ed è alle dirette dipendenze del Primo Ministro giapponese.

I membri della Sezione 9 nella serie Stand Alone Complex...e un'eminenza grigia sullo sfondo...

I membri della Sezione 9 nella serie Stand Alone Complex… e una presenza grigia sullo sfondo…

Mh?

Arrivati a questo punto, vi starete chiedendo “cosa diavolo ho letto?”. Lo capisco perfettamente, essendo io stesso passato per il medesimo punto durante la mia prima visione di GITS e la lettura delle varie recensioni, tempo addietro. La chiave per apprezzare GITS, è aprire la mente ad uno scenario ben più complesso di quello presentato. Non è necessario conoscere termini o concetti filosofici, perchè la serie ci guida alla perfezione nello svolgimento degli eventi. Leggermente più complesso sarà seguire invece i film, dove un occhio meno attento vi costerà una godibilità meno parsimoniosa del lungometraggio. La trama presenta un’infinità di colpi di scena, combattimenti e scontri che non solo sono fatti ad arte, ma sono anche coreografati così bene da sembrare un film di produzione hollywoodiana. Le colonne sonore raggiungono l’epicità delle scene presentate, garantendo più volte la comparsa della pelle d’oca di fronte alle scene più importanti. Tra le OST più famose e cliccate del web, troviamo Making of a Cyborg (tratta dal primo lungometraggio), Run Rabbit Junk (cantata da Hyde, cantante e frontman dei L’Arc-en-Ciel), Velveteen (cantata dalla bravissima Ilaria Graziano), Lithium Flower (Scott Matthew) e, infine, la opening della prima serie animata Inner Universe (cantata da Origa). Le OST presentano un buon mix di musica elettrica, alternative rock (di cui Run Rabbit Junk), lirica, ed non mancano i toni cupi, che accompagnano perfettamente lo svolgersi degli eventi.

Let me tell you something.

Ghost in the Shell propone temi così ben strutturati da aver ispirato i fratelli Wachowski nella creazione di Matrix, la famosissima saga cyberpunk. Le strutture metropolitane sono fortemente ispirate alla cultura cinese e giapponese, pur mantenendo una spettacolare sobrietà, e rimangono sempre fedeli al contesto futuristico. La regia dei film e della serie animata riesce sempre a dare ottimo contrasto ai colori cupi e scene ricche di colore, come per sottolineare il sottile confine che separa le realtà trattate. Nonostante lo sfondo sci-fi, Ghost in the Shell presenta temi fortemente attuali, quali la crescente e costante dipendenza dai sistemi informatici, dalla tecnologia, povertà e ricchezza estremi, ma sopratutto l’indifferenza con cui questi temi vengono trattati. Ed proprio sulle note di I can’t be cool, nonchè sulle parole della fantastica Ilaria Graziano, che si esplicita la critica all’indifferenza di cui il mondo moderno è pieno.

I can(‘t) be cool.

Grazie a Dynit e a Nexo Digital, avremo la possibilità di assistere ai lungometraggi di GITS per la prima volta al cinema! In data 11 e 12 Marzo verranno proiettati in tutta Italia Ghost in the Shell 2.0 - restyling della pellicola originale - e Innocence - o L’attacco dei cyborg -, in qualità 2K e audio PCM 5.1. Mercoledì 2 Aprile verrà invece presentato in anteprima nazionale il prequel Ghost in the Shell: Arise attraverso Ghost Pain/Ghost Whispers, prima parte della nuova serie OAV, presentata a giugno 2013 e ambientata nel 2027, ossia 2 anni prima del film originale. Ricordo che sul sito di Nexo Digital non solo è possibile scaricare un coupon di sconto per la visione del film, ma è anche possibile visionare tutti gli anime che verranno proiettati al cinema nella stagione 2014. Per chi prenota il biglietto, sono state riservate 100 locandine dell’evento (100 ad ogni sala), esattamente come successe per l’Evangelion Night, sempre organizzata da Dynit e Nexo. Dynit ha inoltre pubblicato i DVD e i Blu-ray disc di GITS, GITS: The Movies Box (contiene 2.0 e Innocence), GITS: Stand Alone Complex e The 2nd GIG.

 

Qui il link al coupon di sconto*: CLICK

*Nota: non tutte le sale sono convenzionate, informatevi a riguardo, prima di presentarlo alla cassa.

Link al portale DVD e Blu-Ray del sito Dynit: CLICK

Vi lascio con il trailer della GITS Night, sperando che questa lettura, seppur pesante, vi abbia invogliato a conoscere il capostipite dell’animazione genere cyberpunk.

  • mattia maggioni

    non lo fanno nel cinema della mia zona D: eppure hanno fatto l evanight. vabbe, lo recupererò a casa. quindi per vedere i film non serve leggere il manga?

    • Setsuna

      Molto probabilmente non hanno registrano un grande afflusso durante l’Evangelion Night e hanno deciso di non proiettare GITS :( Cooomunque, tranquillo, puoi vederli anche senza aver letto il manga. Certo, come sempre il manga offre tante cose in più, ma nel caso di GITS le animazioni sono state realizzate magistralmente :3

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