Dreamworks’ Dragons

hr_How_to_Train_Your_Dragon_2_2Manca ormai relativamente poco all’uscita del seguito del film della Dreamworks Dragon Trainer (How to Train Your Dragon in originale), prevista per giugno di quest’anno.

Nel film, liberamente ispirato ai romanzi di Cressida Cowell, vedremo i protagonisti del primo film cresciuti che si preparano ad affrontare nuove minacce che incombono sui Vichinghi. Come impegnare allora il tempo che ci separa dall’uscita del film e la nostra passione per  i draghi? Fortunatamente per voi, come praticamente per qualsiasi altro film di animazione americano, esiste una serie dedicata ai nostri Vichinghi preferiti e ai loro lucertoloni troppo cresciuti.

Attualmente esistono due serie, Riders of Berk e Defenders of Berk, che si è appena conclusa, ma non disperate perché ne è prevista addirittura una terza che uscirà dopo il nuovo film. Tutte quante raccontano di fatti che si vanno a collocare tra i due film, con la prima incentrata soprattutto sul difficile rapporto tra i Vichinghi e i Draghi, e la seconda invece sulle avversità che la nuova Berk è costretta ad affrontare. Gli episodi hanno perlopiù una trama autoconclusiva che si alterna tra i tropi “mostro della settimana” (in questo caso perlopiù sempre draghi) e “preoccupazione della settimana”, con difficoltà che verranno risolte da Hiccup e i suoi amici grazie all’aiuto dei loro Draghi, ma che spesso avranno delle ripercussioni che si ripercuoteranno per il resto della serie. E, perché no, magari anche nel film.

Ma procediamo con calma.
Quali sono i motivi per cui DreamWorks Dragons è una serie che merita di essere vista, soprattutto per chi ha apprezzato il film?

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Innanzitutto, per lo spazio che viene dato ai personaggi. Escludendo Hiccup e Astrid nel corso del film il resto dei giovani apprendisti Vichinghi ha uno spazio estremamente ridotto. Ci vengono presentati in modo efficace e bastano poche battute per inquadrarli: Gambadipesce è il nerd del gruppo, Moccicoso il bullo arrogante e vanitoso, Testa Bruta e Testa di Tufo sono teppisti litigiosi e testardi. La serie invece concede loro molto più spazio, soprattutto nella seconda stagione, nella quale ci sono episodi incentrati su singoli personaggi che gli danno così modo di essere dei veri protagonisti, e non solo dei personaggi di sfondo.
Gambadipesce viene quindi identificato come il migliore amico di Hiccup, un po’ perché entrambi vittime del bullismo di Moccicoso, ma soprattutto per la loro grande passione per i draghi e per le invenzioni. Durante i vari episodi infatti Hiccup non abbandonerà mai l’inventiva che l’ha caratterizzato nel film, e costruirà sempre nuovi oggetti aiutato anche dal suo pingue amico. Chissà, magari anche la tuta volante che userà nel secondo film è un’idea discussa dai due atipici vichinghi.

Moccicoso rimane sempre l’inguaribile idiota arrogante che abbiamo conosciuto nel film, ma vengono mostrati anche lati più positivi della sua personalità che, se non riescono a renderlo più simpatico, quanto meno lo rendono particolarmente adatto per gag comiche.

I due gemelli invece sono clamorosi. Mi è praticamente impossibile parlarne oggettivamente, perché sia che siano in coppia che separati la loro sola presenza basta per assicurare una sequenza di gag esilaranti; e tuttavia sono persino capaci di momenti drammatici o nei quali riusciamo ad empatizzare con questi due personaggi che sono passati dall’essere i due idioti sullo sfondo a due personaggi ben caratterizzati e con una forte presenza scenica.

Senza dimenticarci di Astrid e Hiccup: la prima si è un po’ addolcita, soprattutto nei confronti del fragile figlio del capovillaggio, e continua ad essere la più valida dei giovani di Berk, mentre il secondo è sempre il solito Vichingo atipico che conosciamo e amiamo.

E, perchè no, anche Stoik e Skaracchio avranno il loro spazio.

Dragon_afraid_of_eelIn secondo luogo, durante la serie vengono chiarite delle curiosità o dei dubbi che erano rimasti irrisolti durante il film, come la fobia dei Draghi per le anguille. Ma soprattutto ci mostra come una società che è sempre stata in conflitto con i propri vicini reagisce dal momento che tale conflitto cessa. Non tutti sono contenti della situazione attuale, e ci sarà anche chi farà leva sul malumore causato dall’evento della puntata per spingere gli altri cittadini ad espellere gli intrusi, o addirittura causando lui stesso tale situazione per far ricadere la colpa su vittime innocenti. Qui viene rivelata la morale non solo della serie, ma anche dei film; altro non sono infatti che la storia di un’amicizia atipica osteggiata più dall’ottusità di chi si rifiuta di accettare cambiamenti in una società che ormai è cambiata. Dopotutto è un prodotto indirizzato soprattutto ai bambini, ed insegnare che l’opinione di bigotti e ignoranti non deve impedire in nessun modo la conoscenza e soprattutto l’accettazione di ciò che ci appare diverso è purtroppo ancora necessario al giorno d’oggi.

 

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Infine, quella che è la motivazione più semplice, e tuttavia anche la più importante: i Draghi.

Oltre a venire approfondito il rapporto tra Hiccup e Sdentato, viene dato un maggiore spazio anche ai Draghi degli altri giovani Vichinghi, che mostrano un carattere sempre più simile a quello dei loro umani. Ci vengono mostrati dettagli più irrilevanti, come che Muscolone, il Drago di Gambadipesce, è in realtà una femmina; o altri apparentemente inutili, ma che in seguito avranno una certa rilevanza sulla trama, come la passione di Tempestosa, l’Uncinato Mortale di Astrid, per le cosce di pollo. Insomma, quei Draghi che abbiamo a malapena visto per poche scene nel primo film vengono approfonditi al punto di essere conosciuti meglio di alcuni personaggi umani.
Senza contare poi la presenza di numerosi nuovi Draghi, alcuni già intravisti nel film mentre Hiccup sfoglia il Libro dei Draghi, e molti altri ancora, di tutte le forme e dimensioni, e ognuno con delle caratteristiche esclusive che renderanno memorabile la loro presenza a Berk e negli occhi di bambini di chi è sempre stato affascinato da questi lucertoloni troppo cresciuti.

 

Ovviamente ci sono anche degli aspetti negativi.

In particolare ce ne sono due che saltano quasi subito all’occhio; anzi, all’orecchio.

Uno infatti è proprio la colonna sonora, che se paragonata a quella del film non risulta minimamente memorabile. Molte serie televisive tratte da film d’animazione, soprattutto quelli Disney, indipendentemente dalla loro qualità possono almeno dire di avere una sigla d’apertura. Dreamwork’s Dragons nemmeno quello. Tutto quello che abbiamo sono pochi secondi di Hiccup e Sdentato che volano con un pezzo della colonna sonora del film, ed è comunque la musica più memorabile di tutta la serie.

In secondo luogo, i personaggi di sfondo. Si capisce immediatamente quando un personaggio avrà anche solo la minima rilevanza sulla trama perché non è un banale copia&incolla di quei due modelli generici di Vichinghi che vengono usati per tutta la serie. Andando avanti, soprattutto una volta che saranno introdotti due gruppi di antagonisti principali, inizieranno ad esserci altri modelli per i personaggi generici, anche perché spesso dovranno essere usati in scene più o meno d’azione. Ma per i comuni abitanti di Berk non c’è speranza: sono solo due Vichinghi, un uomo e una donna, a volte un po’ ricolorati, che vengono semplicemente piazzati per riempire uno spazio. Che è una scelta che posso anche capire, visto che riduce di molto i tempi di realizzazione di un episodio, ma se sono riusciti a fare quei due-tre modelli distinti per i Berserker, non vedo perché non fare lo stesso anche per i cittadini di Berk, almeno quando stanno tutti in fila e non puoi fare a meno di vedere che hanno tutti la stessa faccia.

Anche i draghi spesso sono semplicemente ricolorati per distinguerli dagli altri della stessa specie, ma per loro si sono impegnati molto di più nel dargli un’ampia gamma di colori che va oltre il marrone sporco e il grigio sporco.

 

Non ho intenzione di parlare in modo più approfondito della trama, anche perché, come ho già detto, spesso gli episodi sono conclusivi e fini a sé stessi. Dirò soltanto che la serie introduce alcuni nemici ricorrenti che terranno molto impegnati Hiccup e i suoi amici Vichinghi, e che personalmente non ritengo che sia improbabile che almeno uno di questi possa fare una comparsa, o addirittura avere un ruolo di rilievo nel secondo film. Ma nonostante questo il film rimarrà comprensibilissimo anche a chi non vorrà seguire la serie. Dopotutto, come ho già detto, è prevista anche una terza serie che dovrà raccontare avvenimenti antecedenti al film, perciò il rischio di rovinarsi la serie guardando prima il film o non riuscire a comprendere il film senza aver prima visto la serie è veramente minimo.

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