Dream Theater al gran Teatro Geox – 23/01/2014
Ieri sono stato al Gran Teatro Geox di Padova per assistere all’ultima data italiana dell’Along for the Ride Tour dei Dream Theater. Inutile girarci intorno, è stato un concerto magnifico. E ora vi spiego il perché.
Partiamo dalla scaletta: il concerto si è diviso in 3 parti, con la prima incentrata sui brani degli ultimi album (a farla da padrone, ovviamente, l’ultimo album, l’omonimo Dream Theater) e le altre due parti incentrate su due grandi capolavori del passato del gruppo americano, Awake (uscito vent’anni fa) e Scenes from a Memory (uscito quindici anni fa). Qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte ad una scaletta del genere, io amando alla follia i due album non avrei potuto chiedere di meglio. Ciliegina sulla torta, la presenza in scaletta di Space-Dye Vest, brano taboo del repertorio dei Dream Theater, mai suonato live in 20 anni e proposto per la prima volta proprio in questo tour. Alla prima nota della tastiera di Rudess mi si è gelato il sangue, e non nego che ho trattenuto a stento le lacrime.
Passiamo al lato tecnico: oltre ad un piccolo errore dell’osservato speciale Mike Mangini durante il suo assolo (roba di poco conto, il batterista ha abbozzato un sorriso ed ha ripreso subito il ritmo) i cinque hanno offerto una prestazione al top, sfornando assoli di prima qualità e suonando per tutte e tre le ore al meglio delle loro capacità. Il tanto bistrattato James LaBrie ha offerto una prestazione ottima, con acuti degni del suo nome per tutta la durata del concerto. Fenomenali come al solito i restanti membri del gruppo, con un John Petrucci capace di infiammare il pubblico con una semplice occhiata, un Jordan Rudess che si è divertito a fare due assoli con una tastiera portatile e un John Myung che è stato osannato dal pubblico quando si è deciso ad uscire sul palco per salutare i presenti a fine concerto.
Il Gran Teatro Geox è un bel posto per concerti del genere, grazie a un’ampia zona antecedente al teatro vero e proprio, un gran parterre (io ovviamente ero li) e tribune che offrivano comunque un’ottima vista sul palco. I cancelli sono stati aperti con qualche minuto di ritardo rispetto a quanto riportato, mentre il concerto è iniziato puntuale alle 20:30. A fine concerto il teatro era vivo più che mai con la musica della radio del teatro (eh si, hanno una radio tutta loro) che faceva girare del Rock di buona qualità. I suoni all’inizio erano un po’ sballati, con la voce di LaBrie troppo bassa rispetto al resto, ma i fonici hanno subito messo mano ai volumi e il risultato è stato presto molto convincente.
Nota di merito anche alle animazioni che hanno accompagnato tutto il concerto, con un simpatico cartone animato con i nostri cinque protagonisti proiettato durante la strumentale Enigma Machine.
Da grande fan del gruppo non posso che premiare in toto questo evento, dall’organizzazione alla scaletta, fino ovviamente ai 5, che hanno regalato a me e a tutti i presenti emozioni che difficilmente potremo riprovare in futuro.
Vi lascio alla scaletta completa dell’Along for the Ride Tour, che continuerà nel resto d’Europa:
Act I
False Awakening Suite
The Enemy Inside
The Shattered Fortress
On the Backs of Angels
The Looking Glass
Trial of Tears
Enigma Machine
Along for the Ride
Breaking All Illusions
Act II
The Mirror
Lie
Lifting Shadows Off a Dream
Scarred
Space-Dye Vest
Illumination Theory
Encore:
Overture 1928
Strange Déjà Vu
The Dance of Eternity
Finally Free
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turtle
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The Oxian
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The Oxian
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The Oxian
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