The binding of Isaac, il gioco macabro per eccellenza.

 

The binding of isaac copertina

Ormai parecchio tempo è passato dall’uscita di “The binding of Isaac” e la sua espansione, attendendo il nuovo capitolo  -un reebot quantomai atteso dell’originale ma scritto nel più performante C++, dove finalmente non laggheremo più per aver fatto esplodere 4 mosche bomba e dove potremmo goderci il gioco su piattaforme come PSVita e PS4- ci abbandoniamo a pensieri su come un gioco dalla quantomai macabra aura possa aver conquistato migliaia di videogamer.

Partiamo dalla trama: Isaac è un normalissimo bambino che ad un certo punto della sua vita viene spogliato di tutti i suoi averi da una mamma soggiogata dal demonio -o Dio?- che per provare la sua devozione decide di eseguire l’ordine di sacrificare suo figlio Isaac, che vista la madre avvicinarsi con un coltello, nel panico trova una botola nella stanza che lo trasporta in un mondo di sangue, morte e disperazione dove dovrà lottare per la propria vita contro mostri di tutti i tipi disegnati su ispirazione di varie malattie ed eventi violenti come Labbro leporino, scarnificazioni, tenie, ragni con zampe formate da dita umane e vari altri in dungeon sempre diversi e sempre più complessi con l’aumentare della difficoltà di gioco.

isaac1Lo Svolgimento: The binding of isaac è un gioco ben riuscito di uno dei generi più vecchi del mondo dei videogiochi, il Roguelike, che indica una particolare tipologia di GDR caratterizzata da morte permanente, mappe casuali e movimenti a turni,non presenti in questo caso, dove il personaggio è intento ad esplorare dungeon, interagire con quel che lo circonda, uccidere mostri e raccogliere oggetti e potenziamenti. In questo caso abbiamo una vastissima scelta di potenziamenti e oggetti che modificheranno il nostro aspetto dal buffo al profondamente violento e sanguinoso.
La nostra arma principale saranno le nostre stesse lacrime di terrore che con la loro forza riusciranno a sgominare nemici potentissimi, oltre alla nostra stessa madre ed al suo cuore malefico.

La colonna sonora è del grande Danny Baranowski che ha composto anche le colonne sonore di Super Meat Boy, Blush, il nuovo Desktop Dungeons e vari altri. Colonna sonora azzeccatissima che ci fa comprendere la criticità e l’esasperazione di un bambino perso in un luogo di mortale pericolosità in cerca di una speranza e la dinamicità delle battaglie con i boss.

Tutta questa recensione ci porta alla domanda cruciale dell’articolo: Perché ci piacciono i giochi che trattano queste tematiche? La mia considerazione è che in un mondo videoludico esasperato dalla ripetizione e da un’ordinata perfezione e bellezza titoli come questo ci aiutano a ricordare che possiamo ancora sperare in qualcosa di diverso, divertente, difficile e coinvolgente nonostante una trama quasi nulla e un comparto grafico cartonato. The Binding of Isaac non sarà il titolo dell’anno, ma si è di certo conquistato un posto nel mio cuore.

  • Simon~

    Trama quasi nulla non direi… sbloccando tutti i finali (una dozzina) si scoprono tantissime cose, e molte teorie dicono che [SPOILER] Isaac sia stato vittima di stupri da parte di uno dei genitori, che Satana, che è anche un boss sia il padre, e che tutto il mondo di TBOI sia frutto dell’immaginazione di Isaac, che cerca di dare una spiegazione ai comportamenti violenti della madre attribuendo la colpa a Dio.

    • Domenico Patania

      In realtà nel nuovo gioco esiste uno strumento che permette di avere a disposizione la gamba del padre che aiuta uccidendo i nemici e non somiglia a quella di nessun boss, è più probabile che sia tutto frutto di un bambino che vuole fuggire da una realtà molto triste…

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