Anteprima Pro Evolution Soccer 2015

Ogni anno, i fan della celebre saga calcistica marcata Konami, sentono ripetersi la stessa frase: questa è la volta buona, Pes è rinato, serve solo la vostra fiducia. E da quattro anni, Konami ci lascia sempre con l’amaro in bocca, rinviando la scalata al mastodontico Fifa all’anno successivo. Sarà davvero l’anno zero del calcio “formato videoludico”?

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Vera rivoluzione

Rispetto alle passate edizioni, quella del 2015, può davvero chiamarsi “rivoluzionaria”, visto che gran parte del team di sviluppatori è stato rinnovato, ed è arrivata dai “piani alti” la possibilità di aggiungere alcune licenze importanti (come la Serie B), ma sopratutto si è rimesso mano al gameplay, difetto principale della passata stagione. Tra le tante novità annunciate, spiccano infatti l’introduzione dei campionati minori (Serie B per l’Italia, e League Two per l’Inghilterra) e l’introduzione di “update” delle statistiche dei calciatori settimanali, in base alle loro reali peformance, proprio come accade già sul rivale Fifa. Insomma, sulla carta pare di esserci.

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Un passaggio da “manuale”

Dopo avervi annoiato con un riassunto generale sulle maggiori novità (a della del responsabile della community europea, ce ne saranno altre), eccoci finalmente arrivati all’elemento più importante, ovvero il gameplay: quest’anno scordatevi le difese ballerine e l’IA da circo che hanno caratterizzato Pes 2014, perché dalle mie prove (circa quattro ore di gioco) posso confermare al 100%, che gli sviluppatori hanno lavorato per rimuovere proprio questi problemi che tanto hanno fatto odiare il precedente capitolo, visto che ad ogni lancio lungo, si prendeva gol. Un altro aspetto riveduto e corretto, è la fluidità: finalmente non dovremo più giocare (e vedere) 25 frame quando si ha palla in difesa o si entra in area avversaria, con tutti i rallentamenti del caso che ne conseguivano; ma questa è storia vecchia, visto che ora i passaggi e i movimenti (in tutte le zone del campo) sono molto più rapidi e realistici.

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Il comparto grafico

Se è vero che anche l’occhio vuole sempre la sua parte, troverà in Pes 2015 pixel per le sue pupille. Il motore grafico di casa Konami (Fox Engine) ci regala infatti puro spettacolo, passando dai modelli dei calciatori, fino ad arrivare alle tifoserie. E non voglio immaginare la versione Next-gen. Anche il menù di gioco ha subito un importante restayling grafico, che lo rende più snello, accattivante e sopratutto semplice. Perchè si guarda anche al piccolo dettaglio, e infatti non vedo l’ora di ammirare la Champions League riprodotta dallo strabiliante Fox Engine.

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1-1 Palla al centro

Se l’intenzione era quella di rispondere al rivale di Eletronics Arts (tra l’altro arrivato da poco nei negozi, mentre per Pes dovremo attendere il 13 novembre), Konami non solo ci è riuscita nel migliore dei modi, ma ha ribaltato una partita che sembrava già persa in partenza: vuoi per il fatto che Pes 2014 è riuscito a convincere anche i fanboy più accaniti a passare “al lato oscuro”, vuoi per la licenza della Serie A Tim acquisita a suon di soldoni dal publisher canadese, Pes era dato per morto anche dagli stessi fan, e invece, con questa demo è tornato a far sperare tutti… me compreso. Adesso, bisogna solo limare alcuni piccoli dettagli, e sopratutto supportare come si deve il gioco nei primi mesi del lancio, visti i disastri compiuti con la componente multiplayer esattamente un anno fa. “Il rischio” di poter urlare ai quattro venti, che quest’anno “compreremo” Pro Evolution Soccer è alto, basta solo non perdersi proprio sul più bello, come un attacante in area di rigore, e magari prima di novembre, essere cosi gentili da regalarci una “Demo-2”

 

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