Anteprima di Rise of Incarnates

Rise of Incarnates è il nuovo titolo di Bandai Namco che vuole rivoluzionare il mondo dei picchiaduro e magari scalzare un po’ dal trono i suoi predecessori quali Tekken e Soul Calibur.

Oggi Rise of Incarnates arriva in versione alpha e provabile attraverso la key di Steam ricevuta da quella cerchia di giocatori che, tempo addietro, si era prenotata tramite il form del suo sito per provare, appunto, una delle prima versioni del gioco.

Quindi oggi per voi Left 4 Nerd ne rilascia una breve anteprima.

Come avevamo già detto, Rise of Incarnates è ambientato in uno scenario post apocalittico dove pochi superstiti lottano per la propria sopravvivenza contando su dei poteri sovrannaturali che li possono trasformare in semi-divinità.  Il fine ultimo della nostra avventura non è molto chiaro anche se, probabilmente, non ci è ancora dato a sapere; sappiamo soltanto che dobbiamo lottare, e questo è già qualcosa.

Il titolo si rivolge esclusivamente alla piattaforma PC e a un pubblico a cui piace il multiplayer online, ma il punto forte di Rise of Incarnates, che costituisce di per sé una vera e propria novità, è il fatto che le partite sono costituite da 4 giocatori alla volta in un combattimento 2 vs 2.

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Quindi in Rise of Incarnates dovremo giocare di squadra, creando un vero feeling con il nostro compagno e fare in modo di avere lo stesso tempismo negli attacchi, molto facile a dirsi ma altrettanto difficile a farsi, questo perché se due giocatori si concentrano su un avversario ricordiamoci che ce n’è uno a piede libero e forse completamente al di fuori del nostro campo visivo. Non è neanche possibile pensare ad uno scontro uno contro uno da due parti distinte perché se il nostro compagno sarà in difficoltà saremo noi la sua unica speranza per interrompere l’attacco/combo dell’avversario, curarlo o proteggerlo affinché lui riesca a riorganizzarsi e partire nuovamente all’attacco.

In Rise of Incarnates avremo a disposizione una certa quantità di partite, o per meglio dire resurrezioni: queste sono a disposizioni di tutta la squadra e nel momento in cui queste finiscono la partita termina decretando un vincitore e uno sconfitto. Nel corso della battaglia perciò potremo morire una, nessuna o sei volte, ma se il contatore va a zero è game over.

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I personaggi a disposizione per la versione alpha del gioco sono quattro: Dr. Gasper Watteau (Grim Reaper), Terrence  Blake (Ares), Mireria Valentin (Lilith), Jedrek Tyler (Mephistopheles); tutti e quattro hanno una loro storia e di conseguenza una caratterizzazione unica del personaggio e dello stile di combattimento, nonostante ciò il giocatore può darsi alla pazza gioia e personalizzare ancora di più il proprio personaggio partendo dal look fino al livellamento degli attacchi.

A proposito di combattimento: le mosse non sono per nulla stereotipate, i movimenti nell’ambiente sono permessi sia via aria che via terra e durante la sessione di gioco sono date quattro tipologie di attacco: una dalla lunga distanza, due dalla breve distanza e una di trasformazione del personaggio nel suo peculiare “incarnato“. Il susseguirsi di questi attacchi può dar vita a delle combo che permettono per prima cosa di fare più danni all’avversario, ma soprattutto di non lasciargli minimamente il tempo di reagire al vostro attacco. Se gli attacchi vengono fatti in combo col proprio compagno si ha la possibilità di far fronte a entrambi gli avversari, infatti i personaggi sono creati per essere eccellenti alcuni dalla lunga e altri dalla breve distanza, quindi è anche compito del giocatore fare una scelta bilanciata ai fini della sopravvivenza della squadra.

Gli scenari dove avvengono le battaglie sono ben caratterizzati e offrono numerosi spunti per creare attacchi sempre più potenti oltre che lunghi, i luoghi possono essere usati da scudo per evitare un attacco dell’avversario oppure per prenderlo alle spalle nel caso in cui egli sia occupato con il nostro compagno di squadra. Per quanto riguarda le musiche anche queste sono sembrate adatte sia durante le sessioni in-game (che quindi richiedono una ritmo concitato) sia durante l’esplorazione dei menù di gioco.

Ovviamente essendo una versione alpha i menù di dialogo non sono stati curati perfettamente e le scene in-game erano oggetto di spaventosi rallentamenti che non permettevano una giocabilità di alto livello. Rise of Incarnates permette tuttavia di giocare non solo tramite tastiera ma anche con un controller (fortemente consigliato a meno  che non si tratti del controller della Xbox 360); purtroppo il metodo di avanzamento di livello del personaggio non pare abbastanza chiaro all’inizio ed è alquanto macchinoso, ci si aspetta un discreto miglioramento su questi due punti di vista almeno nella prossima versione di prova e, magari, l’inserimento di qualche altro personaggio nel roster.

Sito ufficiale: http://www.riseofincarnates.com/

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